Mercatino di Natale, luci e ombre dopo il ponte dell’Immacolata
Il ponte dell'Immacolata ha portato tanti visitatori al Mercatino di Natale di Aosta che quest’anno, per la prima volta, non è stato allestito nel Teatro romano ma sulle piazze Giovanni XXIII, Caveri e Roncas. Numerosi gli stranieri - in particolare francesi - ma anche tanti turisti del centro e nord Italia, mentre i valdostani animano il “villaggio natalizio” nei giorni feriali.
Barbara Baruzzo nello chalet in piazza Roncas di “La Montagna à Porter - GingerNino”, che propone originali bracciali e accessori realizzati artigianalmente - riferisce che nel ponte dell'Immacolata «C'è stato un vero assalto da parte dei visitatori, quindi possiamo ritenerci soddisfatti». Al quarto anno di presenza, Barbara Baruzzo ammette che la nuova formula del Marché Vert Noël - disposto nelle 3 piazze del centro storico, vista l’impossibilità di utilizzare il Teatro romano a causa dei previsti lavori di riqualificazione dell’area archeologica - suscita pareri discordanti tra gli espositori sulla sua funzionalità. «Pur essendo in una buona posizione, - riferisce Barbara Baruzzo - sento dire che in piazza della Cattedrale gli chalet sono troppo vicini gli uni agli altri e quando c’è tanta gente diventa difficile muoversi tra gli stand».
Poco oltre, nella postazione dell'Association Régionale Eleveurs Valdôtains-Arev che ospita a rotazione gli associati, Normino Challancin e il figlio Fabio dell'Azienda agricola Bonin Lidia di Arnad raccontano: «Abbiamo iniziato venerdì scorso, 9 dicembre, e possiamo dire che sta andando abbastanza bene. L'anno scorso eravamo al Teatro romano ed era tutta un'altra cosa. Qui mi accorgo che mancano gli addobbi natalizi, poi c’è poca informazione che unisca le 3 piazze e quando i turisti arrivano da via Martinet credono che il Mercatino sia solo questo. Si poteva fare certamente di meglio».
Restando in piazza Roncas, nello chalet “Bistrot Ana” vi sono gli alpini Pasquale Verducci, Roberto Poli, Renato Zambon e Ivo Guerraz del gruppo di Gressan. Vin brulé e succo caldo di mela sono molto richiesti, tanto che dall'apertura «Sono già state svuotate 27 damigiane da 54 litri ciascuna, di queste 4 solo nel ponte dell'Immacolata». Le offerte sono generose: fondi che come di consueto verranno devoluti in beneficenza e quest'anno saranno donati all'Associazione Casa di Sabbia.
In piazza Roncas è presente pure lo stand “Lo Chemin des Thermes”. «Le nostre promozioni per le Terme di Saint-Vincent, Genova e Champoluc sono molto gradite sia dai turisti, in particolare da quelli francesi, che dai valdostani. - dichiara Ylenia Branda - Il pacchetto più richiesto è quello da 99 euro a coppia per una notte in albergo più l’ingresso alle Terme valido per 6 mesi. Per il momento possiamo dire che va addirittura meglio dello scorso anno».
In piazza della Cattedrale, nello chalet “Lueurs d'Ambiance - Mercanti di Luce”, Antonella Jeantet commenta: «Oltre che nei fine settimana si lavora bene anche negli altri giorni. Però speriamo che il prossimo anno cambino la zona perché quella attuale non è tanto gradita. Noi non ci lamentiamo, però quando vengono celebrati dei funerali non è bello vedere tra gli chalet il carro funebre e questa settimana ne abbiamo avuti 2, con l'ordine, peraltro assolutamente condivisibile, di spegnere la musica fino a fine funzione. Era facilmente prevedibile che purtroppo si sarebbero verificate queste situazioni e, proprio per questo motivo, sarebbe stato opportuno scegliere altre aree della città per il Mercatino di Natale».
Sempre in piazza della Cattedrale si trova pure la postazione “Les Fromages du Piémont” della società agricola La Poiana di Castelmagno. «Soprattutto nei fine settimana il movimento è ottimo. - assicura Emanuele Garnerone che da 6 anni è presente al Marché Vert Noël - Tuttavia una migliore segnaletica per unire le 3 piazze sarebbe stata preferibile».