Le opere più belle degli artigiani in un’esposizione al Forte di Bard
La premiazione della 69esima Mostra-Concorso dell’artigianato valdostano di tradizione si è tenuta domenica scorsa, 4 dicembre, al Forte di Bard. Sono complessivamente 45 le opere vincitrici o premiate nei diversi settori: intaglio, scultura, tornitura, oggetti agricoli, vannerie, fiori in legno, lavorazione del cuoio, del ferro battuto e della pietra, giocattoli, mobili, costumi, calzature tradizionali e rame. Sino a sabato 31 dicembre, dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 17, le opere premiate possono essere ammirate nella mostra Le sommet de l’artisanat valdôtain de tradition allestita, in collaborazione con l’Associazione Forte di Bard, nelle sale dell’Opera Mortai.
Nel settore equiparato, il primo premio per la ceramica è andato a Fabio Cornaz, per il vetro a Francesco Mandalari e per il rame ad Andrea Guglielmetti. Nel settore tradizionale, categoria Attrezzi e oggetti per l’agricoltura, primo premio a Livio Charbonnier, secondo a Giuseppe Martoccia e terzo a Riccardo Borney. Per la canapa di Champorcher è stata premiata Felicina Colliard, per i costumi tradizionali Soccorsa Milione, per le costruzioni in miniatura Piero Enrietti, per le Dentelles de Cogne primo premio a Lea Bérard e secondo a Rachele Abram, per il Drap di Valgrisenche primo e secondo premio a Les Tisserands rispettivamente a Luana Usel e Nadia Letey e a Emy Maguet e Aloyan Aslik, per i giocattoli primo premio a Roberto Meggiolaro, secondo a Dante Marquet e terzo ad Alessandro Podda. E ancora: per l’intaglio decorativo ha vinto Claudio Anzeloni seguito da Roberto Zavattaro e da Augusto Saltarelli, per il ferro battuto primo premio a Livio Mognol e secondo all’Associazione Enfer, per le lavorazioni in pelle e cuoio primo premio di nuovo a Livio Mognol, secondo premio a Aldo Andres Castiglioni Villegas e terzo premio ad Anna Maria Malavolti, per i mobili primo premio a Didier Miliery e secondo a Christian Chamonin, per la vannerie primo premio a Pier Perrin, secondo a Elvira Barmette e terzo a Nella Pardi oltre a una menzione per Angelo Nicco e a un premio di eccellenza a Giorgio Cornaz. Per gli oggetti torniti primo premio a Bruno Franco, secondo a Romano Hugonin e terzo a Ruggero Brunodet, per la lavorazione della pietra locale primo Cesare Bottan e secondo Roberto Zavattaro, per la scultura in bassorilievo primo Erik Fisanotti, secondo Michael Munari e terza Ornella Crétaz, per la scultura a tuttotondo primo Giangiuseppe Barmasse, secondo Siro Vierin e terzo Ugo Corgnier con una menzione per Michel Rosset. Il premio di partecipazione è stato attribuito a Mauro Herrin per la realizzazione di due paia di sabot da uomo e da donna. Le opere selezionate dal pubblico che ha visitato la 69esima Mostra-Concorso sono state quelle di Fabio Cornaz in ceramica (primo premio) e di Ugo Corgnier per la scultura tuttotondo (secondo premio). Infine per i manufatti alternativi che, pur testimoniando la presenza di un artigianato sempre più vivo e rappresentativo nell’attuale panorama valdostano, non rientrano nelle categorie previste dal concorso in quanto non realizzate con tecniche tipiche della scultura tradizionale valdostana, è stata premiata l’opera di Marco Pozzini «Per la sua creatività e la capacità dell’artigiano di rendere il movimento dei volatili attraverso una serie di volute che li sostengono».