Un ospedale di comunità al cinema Ideal
La Regione ha siglato nei giorni scorsi un contratto con il Politecnico di Milano, incaricandolo di effettuare uno studio propedeutico alla realizzazione di un ospedale di comunità all’interno dell’ex cinema Ideal di Verrès, a completamento degli interventi previsti dalla Missione 6 Salute del Pnrr. «Tale studio - sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse - è finalizzato alla valutazione dell’effettiva fattibilità dell’opera, tenendo conto degli aspetti tecnico-progettuali, sanitari e organizzativi. Si tratta di uno degli interventi inseriti nel nuovo disegno dell’assistenza territoriale regionale che consentirà di gestire i pazienti che hanno necessità di assistenza di bassa intensità. L’ospedale di comunità, unitamente alle Case di comunità, allo sviluppo della telemedicina, alla modernizzazione di attrezzature e all’ampliamento del “Parini”, costituisce il percorso pensato per migliorare la sanità regionale attraverso un rafforzamento dei servizi sul territorio. Abbiamo scelto di effettuare questo studio di fattibilità sfruttando il cinema Ideal per valorizzare un’area strategica, localizzata nel cuore della Bassa Valle e in disuso ormai da tempo. Superando le indicazioni del Pnrr che prevedono per la nostra regione la creazione di un ospedale di comunità, abbiamo scelto di realizzarne un secondo con fondi regionali, perché siamo convinti che la capillarità dei servizi sanitari è una delle armi più incisive per combattere lo spopolamento dei nostri comuni montani».
«Il cinema Ideal è ancora di proprietà del Comune e stiamo portando avanti l’iniziativa dello studio per l’ospedale di comunità in sinergia con la Regione. - commenta il sindaco di Verrès Alessandro Giovenzi - Siamo soddisfatti di questo passo avanti, anche se bisognerà aspettare i risultati dello studio per capirne l’effettiva realizzabilità. Per la comunità di Verrès sarebbe un importante servizio in più».
L’ipotesi di creare al cinema Ideal un ospedale di comunità ha al momento fatto accantonare quella di trasformarlo in un “Alps Center” con cinema, auditorium e palestra per l’arrampicata sportiva, come prevedeva uno studio di fattibilità del 2020.