«Anche i piccoli Comuni nel mirino della mafia»
Si è tenuto nel pomeriggio di lunedì scorso, 6 dicembre, nella Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale, ad Aosta, il convegno "Mafie, corruzione e ruolo degli Enti locali", a cura del Consiglio Valle nell'ambito delle attività di formazione dell'Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso, in collaborazione con il Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta-Celva.
«La presenza della ‘ndrangheta sul nostro territorio è ultra decennale e richiede una risposta collettiva. - ha sottolineato il presidente del Consiglio Valle e dell'Osservatorio antimafia Alberto Bertin - Non esistono isole felici, non sono mai esistite: il problema c'è e riguarda tutti. Oggi l'azione più pervasiva e preoccupante della criminalità organizzata si nasconde dietro gli affari, cerca appoggi politici, usa strategie che le permettono di non apparire e ricorre al denaro per corrompere. Le Amministrazioni locali sono le prime ad essere oggetto delle attenzioni mafiose e sono la prima linea di difesa e di contrasto all'espansione di questi fenomeni. Questo incontro formativo e quelli che si terranno via webinar rivolti agli amministratori e ai dipendenti degli enti locali si muovono in questa direzione».
Durante il seminario, moderato da Silvia Nejrotti, responsabile della formazione dell'associazione Avviso Pubblico, è stato affrontato il tema del ruolo dell'ente locale nell'attuale contesto socio-economico, in relazione all'esercizio della funzione istituzionale come presidio trasversale di legalità e giustizia, di cui ha parlato Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico. Nicoletta Parisi, professoressa in Diritto e politiche di contrasto alla corruzione interna e internazionale dell'Università Cattolica e già consigliera dell'Autorità nazionale anticorruzione, ha dato alcune indicazioni per il buon uso delle risorse veicolate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza con particolare attenzione al contrasto alla corruzione e alla infiltrazione criminale. Davide Mattiello, consulente della Commissione Antimafia e componente del Comitato scientifico dell'Osservatorio Agromafie di Coldiretti, ha evidenziato l'importanza strategica per le istituzioni pubbliche di avere contezza delle trasformazioni del fenomeno mafioso.
«I territori più piccoli, che si pensa siano più protetti, sono spesso quelli più a rischio. - ha commentato il sindaco di Charvensod e componente del Consiglio di amministrazione del Celva Ronny Borbey - È importante informarsi, capire le dinamiche, i potenziali segnali di pericolo per individuare le associazioni criminali operanti sui nostri territori. Gli enti locali valdostani, che sono tutti rappresentati tramite il CELVA, continueranno a dare il loro contributo su questo tema così importante e i corsi di formazione ne sono un esempio significativo».