Alice Fiou alla ricerca delle radici del Quartiere Cogne
Immaginare e descrivere la contemporaneità tramite le arti visive e la fotografia. Questo è l’obiettivo professionale di Alice Fiou, 26 anni di Fénis ma residente a Torino, che ha partecipato al progetto Ville Verte - unica valdostana tra gli 8 artisti selezionati - distinguendosi per il suo talento. «Fin da bambina mi sono appassionata alla storia dell’arte, al mondo della grafica e dell’editoria. - racconta Alice Fiou - Terminati gli studi al Liceo artistico di Aosta, diplomandomi come grafica pubblicitaria, nel 2016 mi sono iscritta all’Istituto Europeo di Design di Torino con una borsa di studio, dove ho conseguito il diploma accademico di primo livello in fotografia». Ma qual è la sua professione e di cosa si occupa? «Sono una visual artist. - risponde Alice Fiou - Con la mia formazione nasco come grafica e fotografa, ma spesso mi sono trovata e mi trovo a operare in diversi ambiti delle arti visive. I miei lavori si interrogano e indagano lo sviluppo e l’utilizzo dell’immagine nella contemporaneità. La mia produzione si concentra nell’editoria fotografica, nella fotografia pubblicitaria e documentaria e i miei progetti attingono alla mia cultura visiva per una restituzione fisica nata da layout, colori, tecniche e processi di stampa. Per questo mi piace sperimentare unendo grafica e fotografia, tracciando una valida ricerca nelle fasi di progettazione».
La decisione di partecipare a Ville Verte dipende da diversi fattori. «In questo periodo mi sto avvicinando al mondo delle residenze d’artista. - riferisce Alice Fiou - In particolare, ho deciso di partecipare a Ville Verte perché trovavo interessante mettere insieme il mio lavoro con la mia città. Nel bando era richiesto di utilizzare nella fase di progettazione, e nel caso di realizzazione, il marmo verde della Valle d’Aosta e la pietra di Aymavilles. 2 materiali molto lontani dal mio lavoro, proprio perché il mio mondo è quello della fotografia. Perciò ho preso questo progetto come opportunità per uscire dalla mia comfort zone e approcciarmi a dei materiali e delle tecniche del tutto nuove per me».
Il progetto presentato da Alice Fiou è dedicato a una parte storica della città. «“Dove la montagna incontra la luna” è un lavoro che parte dalle radici del Quartiere Cogne, sviluppatosi con la nascita dell'acciaieria. - racconta Alice Fiou - Attingendo a fonti storicizzate, quali archivi pubblici e biblioteche comunali, sono andata a ricostruire la trasformazione messa in atto a partire dagli anni della prima metà del Novecento. La mia è una riflessione sul quartiere del passato, presente e del futuro. Tramite immagini fotografiche d’archivio di grandi dimensioni, che creano un fil rouge tra il quartiere e l’acciaieria, voglio rappresentare un tempo dilatato, che trova oggi spiegazione nei luoghi della memoria, nelle tracce e nei frammenti che si ricompongono nell'armonia compositiva delle sequenze selezionate».