Edilizia, i sindacati: «Contratto fermo da 5 anni» Le imprese: «Vi abbiamo già fornito una bozza»

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«Il contratto collettivo regionale è fermo da 5 anni» e «2.300 lavoratori del settore aspettano il rinnovo». I sindacati edili valdostani di Cgil, Cisl, Uil e Savt denunciano «l'immobilismo» della sezione edile della Confindustria, di Cna e Confartigianato, minacciando lo stato di agitazione del settore. «Ora basta fare melina sulla tempistica. Si proceda con il rinnovo contratto collettivo regionale del lavoro», affermano. E bollano come «incomprensibile, inaccettabile e non più tollerabile», l'atteggiamento della sezione edile della Confindustria, di Cna e Confartigianato per «lo stallo del rinnovo del contratto regionale, che i lavoratori attendono da 5 anni». I sindacati sottolineano che «l'ultimo triennio ha visto una crescita del settore grazie al bonus 110 e gli investimenti regionali». Un risultato «ottenuto grazie anche all'impegno delle parti sociali che attraverso gli accordi istituzionali sottoscritti vede l'85 per cento dei lavori in procedura negoziata assegnata alle imprese della Valle d'Aosta».

Positivo anche il trend sulle presenze dei lavoratori registrati alla cassa edile valdostana, «che vede passare la massa salari da 47,5 milioni di euro nel 2021 a 55 milioni di euro nel 2022. Una crescita sostenuta anche per effetto degli interventi nazionali sul caro prezzi e dall'adeguamento del prezziario regionale». Per questo, «nella piattaforma, chiediamo di riconoscere la produttività del settore in Valle d'Aosta, rivendichiamo una migliore condizione economica dell'indennità sostitutiva del pasto, una maggiore incisività sul tema della sicurezza con il potenziamento dell'istituto di Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst), una maggiore icasticità nella lotta al lavoro nero e al dumping contrattuale».

Da parte loro esprimono «sconcerto» le associazioni datoriali del mondo delle costruzioni - Sezione Edile Confindustria Valle d’Aosta, Cna Valle d’Aosta e Confartigianato Imprese Valle d’Aosta - relativamente alle considerazioni espresse dai sindacati edili.

«La trattativa per il nuovo contratto - si legge in una nota - è in corso da tempo e appena 8 giorni fa - giovedì 10 novembre - le associazioni datoriali hanno fornito alle organizzazioni sindacali l’ultima versione della bozza della piattaforma. E’ inoltre opportuno ricordare come il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dell’edilizia sia stato siglato non più tardi di qualche mese fa (marzo 2022 per il settore industria, maggio 2022 per quello dell’artigianato), permettendo così a tutte le maestranze del comparto - ivi inclusi i 2.300 lavoratori valdostani del settore - di poter contare su rinnovate garanzie economiche».

«Quanto alle insinuazioni come “Fare melina sulla tempistica” e all’atteggiamento “Incomprensibile, inaccettabile e non più tollerabile” delle associazioni datoriali», Sezione Edile Confindustria Valle d’Aosta, Cna Valle d’Aosta e Confartigianato Imprese Valle d’Aosta sottolineano «come da parte loro non sia mai mancato l’impegno per proseguire con le trattative del tavolo sindacale e quanto il comunicato di questa mattina delle organizzazioni sindacali “Abbia preso in contropiede i responsabili delle nostre associazioni”».

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