L’acquisizione del lessico a scuola «Trovare le parole», un convegno
Mercoledì prossimo, 16 novembre, la Sala Maria Ida Viglino del Palazzo regionale ad Aosta ospiterà il convegno «Trovare le parole», incentrato sull’acquisizione del lessico produttivo e ricettivo nella scuola primaria e secondaria, e rivolto pertanto principalmente ai docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, ma aperto anche alle persone interessate.
L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Natalino Sapegno in collaborazione con la Sovraintendenza agli Studi e con il patrocinio dell’Accademia della Crusca, si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse negli ultimi anni dal centro studi valdostano per favorire l’arricchimento del bagaglio lessicale di bambini e ragazzi.
Il primo strumento di cui vanno dotati bambine e bambini è infatti un bagaglio lessicale adeguato, che consenta loro di vagliare le informazioni che ricevono ogni giorno, di esprimere il loro mondo interiore, di mettersi in relazione e in dialogo con gli altri. Potrebbe parere un’ovvietà e infatti, anche a livello scolastico, si tende talvolta a pensare che l’apprendimento del lessico sia spontaneo e naturale, che basti presentare agli studenti e alle studentesse parole nuove, spiegandone il significato, perché le facciano proprie, mentre l’ampliamento del vocabolario personale, specie quello produttivo, cioè delle parole che sappiamo usare parlando o scrivendo, è lento e non privo di difficoltà. Per favorire in modo efficace lo sviluppo del bagaglio lessicale individuale sono necessarie specifiche attenzioni e strategie di insegnamento. Per questa ragione le «Indicazioni nazionali per il curricolo» della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012) considerano l’«acquisizione ed espansione del lessico produttivo e ricettivo» un settore autonomo nei traguardi e negli obiettivi di apprendimento rispetto alla grammatica e alle attività di lettura, scrittura e ascolto.
Il convegno fornirà l’occasione per presentare innanzitutto lo «Studiabolario», un dizionario online redatto a partire dal 2017 da alcuni docenti valdostani, sotto il coordinamento della Fondazione Sapegno e la direzione scientifica del professore Giuseppe Patota, che mette a disposizione delle studentesse e degli studenti di 11-13 anni la spiegazione di circa 400 termini ricorrenti nel loro percorso scolastico.
La presentazione del dizionario, accessibile attraverso un sito web dedicato (www.studiabolario.it), sarà proposta dallo stesso professore Giuseppe Patota e da alcuni dei docenti che hanno scritto le voci dello Studiabolario, che ne descriveranno anche i possibili impieghi in classe.
Nella seconda parte del Convegno il professore Matteo Viale illustrerà invece il Progetto di ricerca “Luca Serianni” per l’analisi delle competenze lessicali di bambini e ragazzi. Anche se spesso si lamenta l’impoverimento del bagaglio lessicale delle nuove generazioni, mancano ricerche sistematiche che consentano di verificare e comprendere la situazione reale e aiutino a impostare conseguentemente percorsi didattici adeguati. Per fornire un contributo significativo alla comprensione del fenomeno, la Fondazione Sapegno ha pertanto promosso una ricerca specifica, che prevede nei prossimi mesi la somministrazione, in alcune classi valdostane e piemontesi, di questionari redatti appositamente per quantificare e caratterizzare in modo più approfondito le competenze lessicali di bambini e ragazzi.
Il progetto di ricerca è stato redatto con la collaborazione e la consulenza scientifica di Luca Serianni, membro del comitato scientifico della Fondazione dal 2016; in seguito alla sua prematura e tragica scomparsa nell’estate 2022, la Fondazione Sapegno ha voluto intitolargli il progetto di ricerca, posto ora sotto la direzione scientifica degli altri due docenti che hanno contributo alla sua estensione: Giuseppe Patota, Accademico della Crusca e docente ordinario di Linguistica italiana presso l’Università degli Studi di Siena, e Matteo Viale, professore ordinario di Linguistica italiana presso l’Università degli Studi di Bologna e membro del Centro di Ricerca per la Didattica dell’Italiano (CRDI).
I posti in sala sono riservati in via prioritaria ai docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado valdostane iscritti al convegno attraverso l’apposita piattaforma della Sovraintendenza regionale agli Studi. L’iniziativa è aperta anche ai docenti di altre regioni e a tutte le persone interessate, che potranno seguire gli interventi e porre domande ai relatori collegandosi tramite piattaforma Zoom, previa registrazione sul portale: https://www.sapegno.it/elenco-eventi.
Il convegno verrà diffuso anche in diretta streaming sul canale YouTube e sul sito web della Fondazione Natalino Sapegno.