La Regione moltiplica le iniziative per prevenire i suicidi in Valle d’Aosta

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La Regione Valle d'Aosta è intenzionata a «Coinvolgere i migliori esperti nazionali e internazionali nel campo della suicidologia» per sviluppare percorsi di formazione dedicati agli operatori sanitari, alle Forze dell'Ordine e agli operatori di pronto intervento, alle sentinelle, agli operatori educativi - insegnanti, educatori e animatori che operano a contatto con i giovani - e ai gruppi di auto mutuo aiuto. Ambito, questo della formazione, su cui l'Assessorato regionale della Sanità ha previsto «Importanti risorse finanziarie nella prossima programmazione regionale». Spiega infatti l'assessore Roberto Barmasse: «Questo importante impianto formativo vuole fondare le basi di un sapere condiviso che permetta di dare seguito agli obiettivi di cura, presa in carico e prevenzione delle persone e dei loro famigliari in situazioni di fragilità e di promuovere un azione di cambiamento culturale verso l'abbattimento dello stigma, permettendo l'accesso alle cure senza timore di essere giudicati». Ed è uno dei prossimi passi del Progetto regionale per la prevenzione del suicidio di cui si è discusso ieri, venerdì 11, nella sala delle conferenze della Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” che ha ospitato il secondo incontro del Tavolo interistituzionale che coordina il progetto. Hanno partecipato i diversi rappresentanti delle istituzioni regionali e sono emersi, riferisce l'assessorato in una nota, «Contributi concreti che hanno fatto da stimolo per la programmazione delle prossime attività da realizzare». L'incontro è servito anche ad approfondire l'esigenza di realizzare un contatto telefonico di emergenza dedicato e definire un calendario di iniziative di informazione e sensibilizzazione attraverso eventi culturali dedicati e condivisi con i Comuni. Per quanto riguarda le azioni già partite, è stata comunicata l'attivazione di un'équipe multidisciplinare dedicata, coordinata dal Dipartimento di salute mentale dell'Azienda Usl della Valle d'Aosta e delle attività finalizzate alla formazione di operatori e, più in generale, di tutti coloro che possono intercettare i segnali precoci. «Data l'incidenza del fenomeno a livello regionale - afferma l'Assessore - riteniamo urgente procedere, sia con l'implementazione di servizi dedicati alla presa in carico precoce e volti a garantire i percorsi di cura delle persone a rischio e dei loro famigliari, sia con la realizzazione di una specifica attività formativa da rivolgere non solo ai professionisti del settore ma anche alle cosiddette sentinelle, con l'obiettivo di costruire una rete di prevenzione efficace a più largo raggio».

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