Coppa del mondo di sci, «Offrite in beneficenza i pasti non utilizzati»
Circa settecento pasti per ognuno dei quattro giorni di gara. In occasione della Coppa del mondo di sci alpino - in programma tra Zermatt e Cervinia sabato 29 e domenica 30 ottobre le gare maschili e sabato 5 e domenica 6 novembre quelle femminili, e poi annullate per mancanza di neve - l'École Hôtelière di Châtillon era stata incaricata del servizio di ristorazione. Con lo stop alle gare, che fine hanno fatto i grandi quantitativi di cibo già acquistati?
A chiederlo in Consiglio Valle è stata la consigliera del Progetto Civico Porgressista (ed ex assessore all’ambiente e territorio) Chiara Minelli, con un «question time».
«Il comitato organizzatore - spiega l'assessore regionale al Turismo e allo Sport, Jean-Pierre Guichardaz - ha incaricato lo chef Agostino Buillas della realizzazione dei pasti, da realizzarsi in collaborazione con gli studenti dell'École Hôtelière» e «il contratto prevede che gli alimenti già acquistati siano a disposizione del comitato organizzatore che li ha commissionati», che «ha deciso di lasciarli nella disponibilità dello chef».
Jean-Pierre Guichardaz aggiunge: «A seguito dell'inventario di quanto è già stato preparato, possiamo immaginare una decisione dello chef che sarà in linea con la filosofia dello Speed Opening, da sempre improntata alla sostenibilità». In replica, la consigliera Chiara Minelli afferma: «La Regione ha finanziato in maniera importante questa manifestazione e mi auguro quindi che venga destinata una parte di questi alimenti alle associazioni caritatevoli, in tempi rapidi».
Per questo, «l'amministrazione si faccia parte attiva presso lo chef Buillas, che ha sottoscritto il contratto per il servizio di ristorazione, affinché destini almeno parzialmente le derrate alimentari alle famiglie in difficoltà - aggiunge la consigliera - soprattutto quegli alimenti facilmente deperibili che non possono essere stoccati a lungo termine e che costituirebbero un importante aiuto per le associazioni impegnate nella raccolta alimentare».