L’Orage al Museo dell’artigianato valdostano di tradizione a Fénis
La rassegna di eventi autunnali al Museo dell’artigianato valdostano di tradizione di Fénis è giunta al suo ultimo appuntamento. Dopo lo spettacolo Guernika con cui è stato trattato il tema della memoria, personale e collettiva, la conferenza sul delicato rapporto tra uomo, materia e territorio e quella sulla centralità umana nel fare artigianale, il prossimo evento in programma è dedicato alla capacità di innovare la tradizione attraverso musica.
L’appuntamento al museo è per oggi, sabato 29 ottobre, alle 17, con il gruppo L’Orage che offre al pubblico uno spettacolo musicale itinerante all’interno della struttura. Il gruppo delizia il pubblico con un programma musicale variegato che spazia dai brani originali de L’Orage a una selezione sorprendente di riprese e rivisitazioni del repertorio dei grandi cantautori del passato: da Brassens a De Gregori, dai Beatles a De André, da Lucio Dalla a Leonard Cohen senza dimenticare il repertorio tradizionale alpino. In concerto Alberto Visconti, Florian Bua e i fratelli Vincent e Rémy Boniface.
Un’occasione da non perdere per sentire il migliore gruppo musicale valdostano che ha fatto dell’incontro tra tradizione e innovazione il proprio segno distintivo. Partendo da strumenti e sonorità della musica tradizionale alpina, L’Orage ha saputo creare uno stile musicale moderno e contemporaneo capace di innovare la tradizione musicale senza tradirla. Divertimento e spettacolo sono assicurati.
L’evento è gratuito ma su prenotazione obbligatoria telefonando al numero 0165 1835120.
Nurye Donatoni collabora con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano
La Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte di Milano ha deciso di avvalersi per un periodo di 6 mesi delle competenze professionali e scientifiche di Nurye Donatoni, direttrice artistica del Museo dell'artigianato valdostano di tradizione di Fénis, nell'ambito di una nuova iniziativa per individuare i saperi artigianali italiani a rischio di estinzione. Per questo è stato sottoscritto un protocollo d'intesa con Ivat - Institut Valdôtain de l'Artisanat de Tradition. Il progetto parte dal presupposto che «In Italia sono molteplici i saperi che rischiano di eclissarsi e la cui fine comporterebbe una drammatica dispersione del valore storico e culturale del prodotto artigianale e della gestualità e manualità che lo accompagnano». La ricerca e la conseguente mappatura dei saperi si collocano sulla scia del lavoro svolto in Gran Bretagna dalla Heritage Crafts Association, organismo di tutela dell'artigianato tradizionale che lavora in collaborazione con il Governo e che, grazie ad un lavoro di ricerca iniziato nel 2014, ha creato una lista rossa delle specie artigianali minacciate di estinzione, la cosiddetta "Hca Red List of Endangered Crafts".
Il presidente dell’Ivat, Bruno Domaine, si dichiara «Orgoglioso della collaborazione con una realtà di alto livello quale è la Fondazione Cologni che suggella il valore del lavoro serio e rigoroso svolto da Ivat per la valorizzazione dell'artigianato».
Il presidente della Fondazione Cologni Franco Cologni sottolinea che «I mestieri d'arte sono per l'Italia un vanto culturale e un vantaggio competitivo».