Alfredo Farcoz, l’alpino che amava la montagna e scolpire il legno
Gli alpini del Gruppo di Gignod hanno salutato affettuosamente martedì scorso, 25 ottobre, nella chiesa di Excenex, Alfredo Farcoz, scomparso all’età di 82 anni domenica 23. Alfredo Farcoz era affabile e solare, laborioso e mite, soddisfatto di quello che era e di quello che aveva, molto generoso: ha sempre chiesto poco e dato tanto. Alfredo “Freddo” Farcoz era nato ad Aosta il 29 febbraio 1940, figlio di Adriano “Drien” Farcoz, operaio alla Cogne e allevatore - e di Beniamina Teodolinda “Linda” Viglino, entrambi venuti alla luce a Gignod, lei da genitori provenienti dalla val Soana e cugina di Maria Ida Viglino protagonista della Resistenza in Valle d’Aosta. Alfredo Farcoz era terzo di 3 fratelli, Silvio e Alfonso, mancati da tempo. Silvio ha avuto una figlia, Gabriella, unica affezionatissima nipote di Alfredo, attuale sindaca di Gignod. Dopo aver frequentato la Scuola Cogne, Alfredo Farcoz venne arruolato nel novembre del 1961 e partì volontario per la Scuola sottufficiali di Foligno dove ottenne il grado di sergente di complemento. Successivamente, nel maggio del 1962, venne assegnato al Gruppo “Vicenza”, con sede a Vipiteno, con l’incarico di “specializzato al tiro” sino al congedo, dopo i canonici 18 mesi di servizio militare. Fu questo, per Alfredo Farcoz, un periodo importante e di formazione, in cui nacquero amicizie che coltivò per tutta la vita e di cui serbava preziosi ricordi. Dopo la leva e fino ai primi anni Novanta, quando andò in pensione, lavorò come capoturno alla Cogne Acciai Speciali. Nel febbraio 1968 si sposò con Luciana Grimod, maestra elementare, e dal loro matrimonio nacquero nel settembre 1970 Patrick, ufficiale degli alpini, attualmente comandante del Reparto Attività Sportive di Courmayeur, e nel luglio 1968 Hélène, infermiera all’Ospedale Molinette di Torino. La sua più grande emozione fu, probabilmente, quando vide arrivare a casa la figlia con l’uniforme da ispettrice del Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa e il figlio con quella di da capitano degli alpini. Alfredo Farcoz si iscrisse negli anni Settanta al Gruppo alpini di Gignod e trovò subito un ambiente molto attivo e partecipato. Numerose sono state le “spedizioni” alle varie adunate nazionali come alle feste locali, in particolare quella organizzata dai gruppi della Coumba Freida alla casa cantoniera del Gran San Bernardo dove tutt’ora si può trovare il monumento delle penne nere dedicato alla Madonna degli Alpini. Numerosi anche l’attività di volontariato culminati con un intenso periodo durante la devastante alluvione del 2000.
Uomo dai molteplici interessi che spaziavano dalla montagna allo sci, alle letture, anche raffinate, Alfredo Farcoz aveva voluto imparare, dopo essere andato in pensione, le tecniche di agricoltura biologica. Inoltre con un suo innato estro artistico riusciva a dare vita a qualsiasi pezzo di legno o radice con pochi colpi del suo coltellino che aveva sempre in tasca. Sovente veniva chiamato dalla tata Silvana Noussan o dalle maestre della scuola dell’infanzia di Excenex ad insegnare ai bambini come fare piccole scope di saggina o oggetti e giocattoli in legno. Da giovane si dilettava nel canto nella corale e nella cantoria della chiesa di Gignod, si interessò anche di amministrazione ricoprendo la carica di consigliere del Comune dal 1975 al 1980.
Amante degli animali e della montagna, praticava lo sci alpinismo e il fondo. Non di rado, infatti, insieme ad altri membri dello Sci club locale si prestava per andare a battere una piccola pista di fondo nei prati di Excenex per i bambini della scuola elementare. Negli ultimi anni, intrappolato nel suo corpo, Alfredo Farcoz non ha più partecipato alle attività del Gruppo alpini di Gignod, ma è stato supportato con il pensiero e le visite degli amici, fino alla sentita manifestazione di affetto ai funerali, con la presenza di numerosi gagliardetti che lo hanno scortato per l’ultima parte del suo cammino terreno.