Metalinguaggio
Il nuovo governo italiano apre la strada ad un nuovo linguaggio.
Quali saranno le riforme ancora non lo sappiamo, quali gli aiuti non lo abbiamo sentito dire, pensioni, attuazione del PNRR, sono molti i temi per cui siamo in attesa, ciò che per ora è certo è che il linguaggio è cambiato.
Nel suo primo discorso la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di libertà, non come di azioni senza confini, ma in quanto azioni volte al rispetto dei doveri; ha parlato di “underdog”, termine sportivo per indicare gli sfavoriti di una competizione, anche termine molto raro nel vocabolario comune degli italiani.
E’ interessante l’utilizzo di termini non espliciti alla coscienza comune, che si introducono nel linguaggio comune per dare, a più livelli, l’abitudine a linguaggi e schemi differenti, è una tecnica studiata e specifica che si chiama metalinguaggio.
Il metalinguaggio è proprio dei testi e dei messaggi in cui la lingua viene usata per spiegare e analizzare se stessa o un'altra lingua assunta come oggetto. Testi a dominante funzione metalinguistica sono, perciò, i testi di grammatica e i dizionari, ma è molto frequente anche nei testi scolastici e in quelli divulgativi.
Poniamo molta attenzione al linguaggio dei nostri politici e a ciò che vogliono comunicarci, perché il linguaggio esprime obiettivi anche più profondi di quelli subito evidenti.
Sicuramente il nuovo deputato Franco Manes e la nuova senatrice Nicoletta Spelgatti veglieranno sulle scelte romane e difenderanno gli interessi della Valle d’Aosta, che rappresentano.
Sbloccare il nodo infrastrutturale valdostano sarà una delle prime tappe da cui giudicheremo questo nuovo governo e le sue attuazioni specifiche regionali, come da programma elettorale e come ribadito in fase di insediamento.
Cos’altro serve per un veloce sviluppo territoriale della nostra regione? Scrivetemi e ne parleremo insieme, trasmettendo le nostre idee fino a Roma, più veloci di un Frecciarossa.