Sistemazione e messa in sicurezza dei torrenti La Giunta regionale approva i finanziamenti

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La Giunta regionale ha approvato le variazioni al bilancio di previsione, a copertura dei maggiori oneri derivanti dall’aumento dei costi di lavori di sistemazione e funzionalità idraulica di torrenti.

Sono finanziati, in particolare, gli adeguamenti dei prezzi per i lavori di sistemazione idraulica dei torrenti Urthier, a monte della località Crétaz in comune di Cogne e Flassin nei Comuni di Saint-Oyen e Saint-Rhemy-en-Bosses, di messa in sicurezza del conoide sulla strada regionale numero 28 del torrente Baudier nel Comune di Oyace, e di protezione spondale alla confluenza tra la Dora Ferret ed il torrente Praz de Moulin nel comune di Courmayeur.

«Come ho riferito al Consiglio Valle - spiega l’assessore alle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio Carlo Marzi - gli uffici operano costantemente su tutto il reticolo idraulico regionale, individuando le situazioni di pericolo, progettando e realizzando gli interventi che si rendono necessari a seguito di analisi tecniche, nei casi in cui gli accumuli di materiale in alveo costituiscano un effettivo impedimento al deflusso delle acque in caso di piena. Questo impegno si traduce in una rilevante mole di interventi sui torrenti valdostani che nell’ultimo triennio somma ad un totale stanziato di oltre 8,2 milioni di euro, di cui 2.853.759 euro per il 2020, 590.693 euro per il 2021 ed 4.775.591 euro per il 2022».

Le attività prevedono il mantenimento dell'assetto delle opere e degli alvei attraverso interventi di rimozione dei materiali trasportati dalle piene, di potatura e taglio di alberature di ostacolo al deflusso delle piene ricorrenti, di rinaturazione e protezione delle sponde dissestate in frana o in erosione, e ripristino degli argini, spondali e briglie con opere di contenimento dei fenomeni di instabilità dei versanti.

«E’ da considerare che situazioni di crescita di arbusti o materiale depositato in alveo vanno adeguatamente valutate caso per caso, per capirne l’effettivo ostacolo al deflusso delle acque. Vista la natura tecnica del dibattito consiliare sul tema - evidenzia l’assessore Carlo Marzi - ho proposto un approfondimento nella Commissione consiliare competente riguardo a valutazioni e attività tecniche svolte dagli uffici nelle varie situazioni, comprese quelle in cui modeste crescite di arbusti o di accumulo di materiale in alveo non rappresentano di per sé un effettivo ostacolo al deflusso delle acque».

Le segnalazioni da parte dei Comuni pervengono solitamente per il tramite dei tecnici referenti di zona che verificano la priorità da assegnare a quanto richiesto. Le procedure di gestione e di controllo del territorio derivanti dalla legge regionale numero 5 del 2001 prevedono che la situazione di manifesta criticità e pericolo sia segnalata alla Protezione civile dal Sindaco territorialmente competente che attiva le verifiche da parte della competente Struttura regionale Assetto idrogeologico dei bacini montani.

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