Avvio del progetto “A scuola di vita indipendente” anche per l’anno scolastico 2022-2023
Anche per quest’anno scolastico, si ripropone il progetto «A scuola di Vita Indipendente», promosso dall’Associazione delle Famiglie Girotondo, di cui fa parte anche l’Officina della vita indipendente che ha dato avvio al progetto, in collaborazione con la Sovraintendenza agli studi, la Fondazione comunitaria e con la supervisione scientifica del DIVI - Centro studi per la Vita Indipendente dell’Università di Torino.
Il progetto, che coinvolge 11 Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della regione, per un totale di 13 fra team docenti e consigli di classe, intende promuovere un significativo cambiamento di prospettiva nell’approccio alla disabilità, ovvero che gli alunni e le alunne vengano accompagnati dai docenti e dagli operatori di sostegno a realizzare il loro progetto di vita come futuri adulti, titolari del diritto a un’abitazione, a un lavoro e a una rete di relazioni, grazie a una concreta collaborazione scuola-famiglia.
Il percorso di supervisione e formazione, che è stato inserito nel Piano regionale della formazione dei docenti per il triennio 2022-2025, è rivolto a dirigenti, docenti ed operatori delle scuole (infanzia, primaria e secondaria), con l’obiettivo di incontrarsi a cadenza mensile e condividere tutti insieme la situazione degli alunni e delle alunne e decidere gli obiettivi da raggiungere e le strategie da adottare per la piena realizzazione di una completa autonomia.
La supervisione didattica del progetto, fin dalla sua prima edizione, è affidata, alla professoressa Veronica Abbate Daga, mentre la docente distaccata presso l’Ufficio Supporto Autonomia Scolastica, Serena Del Vecchio, svolge un ruolo di raccordo con il team dei docenti per favorire la diffusione culturale della prospettiva della vita indipendente degli alunni con disabilità in tutte le scuole valdostane.
L’assessore all’Istruzione Luciano Caveri, segnala «la validità e l’efficacia del progetto stesso che, nel mese di marzo 2022, è risultato vincitore del Premio nazionale “Inclusione 3.0” indetto dall’Università degli studi di Macerata».
Nella primavera della 2022, il progetto si è aggiudicato il premio nazionale «Inclusione 3.0». La Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta ha deciso di sostenere nuovamente, in collaborazione con la Sovraintendenza agli Studi, questa iniziativa finanziando circa il 50 per cento del budget previsto.
«Si tratta di un'azione importante che restituisce valore alle donazioni raccolte grazie alla generosità di singoli privati e imprese. - dichiara il segretario generale Patrik Vesan - Questo intervento formativo rappresenta un investimento sociale che si pone in linea con i principi sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità».
Le novità del progetto sono due: la durata, l'iniziativa ha ora un respiro più ampio dal momento che si svilupperà nel corso di un triennio e non di una sola annualità; e il progetto vede per la prima volta una forte compenetrazione tra l'azione del privato sociale (enti del terzo settore) e la pubblica amministrazione.