Centro destra, accuse alla Lega: «Trattative sottobanco»

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E’ di nuovo diviso il centro destra valdostano, che ad un mese dalla vittoria in Senato alle elezioni nazionali, dove ha eletto la leghista Nicoletta Spelgatti, mostra le differenze di obiettivi politici delle singole anime che ne fanno parte.

«Chiediamo solo chiarezza e coerenza da parte della Lega» esordisce il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Alberto Zucchi. «Siamo venuti a conoscenza del fatto che alcuni consiglieri regionali del Carroccio continuano a lavorare sottobanco per un accordo di governo con l’Union Valdôtaine, e come presupposto per l’unione del centro destra si era detto che queste situazioni dovevano essere archiviate». I due consiglieri regionali nel mirino di Alberto Zucchi sarebbero il capogruppo della lega in Consiglio Valle Andrea Manfrin, e il suo vice Stefano Aggravi. «Chiediamo alla Lega se il “centrodestra unito” sia l’inizio di un progetto serio anche in Valle d’Aosta, che vada ben oltre, così come previsto nell’accordo politico siglato l’11 agosto, alle elezioni del 25 settembre, oppure se per loro sia stato solamente un cartello elettorale finalizzato all’ottenimento di un mero risultato positivo personale conseguito con i consensi decisivi di Fratelli d’Italia. Detto ciò - continua Alberto Zucchi - ci sono alcuni punti su cui pretendiamo chiarezza, come la riforma elettorale, e se c’è la volontà di mettere da parte le ambizioni di governo personali di alcuni consiglieri per fare in modo che possa nascere una giunta regionale a trazione centro destra».

Dello stesso avviso Orlando Navarra, segretario regionale di «Italia al Centro». «Il fatto che alcuni consiglieri della Lega vogliano fare gli assessori di un governo unionista è il “segreto di Pulcinella”, ed anche un’aspirazione legittima, però comprendo bene le perplessità di Alberto Zucchi in relazione all’accordo che il centro destra aveva siglato. Per rispettare l’accordo della coalizione e realizzare un auspicabile governo di centro destra non è possibile fare fughe in avanti e trattare separatamente un ingresso in Giunta. Se così avvenisse, e quindi se la Lega o esponenti della Lega trattassero separatamente con le forze della attuale maggioranza, dovremo prendere atto che l’elezione della senatrice Nicoletta Spelgatti espressa dal centro destra unito, è stato solo l’effetto di un cartello elettorale e non di un vero progetto di ampio respiro e che per qualcuno gli impegni sottoscritti sono carta straccia». Smentisce totalmente le accuse Marialice Boldi, segretario federale della Lega. «Escludo nella maniera più assoluta che nostri consiglieri stiano trattando “sottobanco” con l’Uv per la formazione di un nuovo governo della Regione, specie al ribasso. Penso sia normale che i vari consiglieri regionali parlino tra loro, anzi mi auguro che ci siano numerosi confronti e scambi di opinione in merito alle diverse problematiche di pubblico interesse e oggetto di trattazione nelle commissioni ed in Consiglio regionale. Quando e se ci saranno dei contatti, saranno alla luce del sole e con l’indispensabile interessamento delle segreterie politiche».

Per quanto riguarda i problemi all’interno della coalizione di centro destra, Marialice Boldi spiega: «Ci stiamo confrontando: abbiamo fatto un’attenta analisi del voto e, come Lega, siamo aperti al dialogo e agli approfondimenti, ma non ci sembrano opportune pressioni eccessive. Riteniamo che, al momento, ci siano ben altri problemi ed altre priorità da affrontare nell’interesse dei valdostani. Certamente il dialogo continua, tanto è vero che è previsto un incontro nei prossimi giorni». Non rileva attriti Emily Rini, coordinatrice regionale di Forza Italia, che commenta: «Da quanto mi risulta tutte le forze e i movimenti che fanno parte del centro destra sono rimasti fedeli all’accordo politico sottoscritto l’11 agosto scorso, e non vedo dove possano esserci attriti o divergenze. Semmai c’è una normale dialettica politica tra le parti, che io intendo anche salutare poiché rappresenta l’unità nelle diversità, altrimenti saremmo un partito unico. Detto questo, vista la vittoria alle elezioni politiche al Senato e considerato che verosimilmente avremmo vinto anche alla Camera, non ci fosse stata la presenza di una lista di disturbo nella nostra stessa area, quel che è certo è che un governo regionale a trazione centro destra sono stati gli stessi elettori valdostani ad auspicarlo».

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