“La foresta del silenzio”, una mostra che diventa un’esperienza sensoriale
“La foresta del silenzio” - in giapponese “Chinmoku no mori” - è la protagonista del progetto inedito di Leonardo Sinopoli, che da Aosta spiccherà il volo verso altri Paesi, dal Giappone al Brasile. “Chinmoku no mori” è una mostra fotografica, o meglio un’esperienza sensoriale, allestita da lunedì 10 ottobre a domenica 13 novembre nella saletta dell’Hôtel des États, con il contributo del Comune di Aosta, ed è visitabile da martedì a venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Ma è anche un incontro speciale con una sessantina di studenti del Liceo Classico, Artistico e Musicale coinvolti in performance musicali martedì 11 e mercoledì 12 ottobre all’Orto Sant’Orso, realizzate grazie al supporto dell’Assessorato delle Politiche giovanili. Il tema, che unisce esibizione artistica, esposizione e incontri, è la crisi climatica, nell’era chiamata antropocene, l’epoca geologica caratterizzata dalla presenza ingombrante dell’uomo. «Le mie esperienze - spiega il performer Leonardo Sinopoli, che si è formato alla scuola di Marina Abramovic - mi hanno portato a creare un progetto multidisciplinare con il reporter Alessandro Cimma e la ricercatrice Bianca Carlino. Ci stiamo lavorando da ormai 2 anni».
«Abbiamo trascorso 5 giorni tra gli alberi, nel silenzio, senza parlare. - spiega Bianca Carlino, traduttrice e docente di arabo - Da questa esperienza nascono le immagini, le parole e i suoni che ora proponiamo». «Abbiamo cercato di trasmettere sensazioni, attraverso un allestimento nel quale ci ha supportati, come curatore, Hugo Weber», aggiunge Leonardo Cimma, maestro di sci per passione, fotografo freelance e collaboratore di riviste sportive e di artisti contemporanei. Tra fotografia, antropologia ee esibizioni artistiche, grazie alla presenza di musicisti e danzatori nell’ultima sala dell’allestimento, l’esposizione è il fil rouge da cui si sono sviluppati gli incontri performativi con gli studenti: la danza-movimento e la musica hanno coinvolto in prima persona i ragazzi, in 2 tappe di un’esperienza totalmente immersiva.