“Manca personale ma il nostro obiettivo è mantenere elevati standard di assistenza”

“Manca personale ma il nostro obiettivo è mantenere elevati standard di assistenza”
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Mantenere elevati standard di assistenza nonostante le attuali criticità della sanità. E’ l’obiettivo comune dei 2 nuovi primari valdostani - Emanuele Castelli per la struttura di Urologia e Paolo Serravalle per quella di Pediatria e neonatologia - che sono stati presentati durante una conferenza stampa organizzata nella sede dell’Usl di Aosta martedì scorso, 11 ottobre, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse, del direttore generale dell’Usl VdA Massimo Uberti e del direttore sanitario Guido Giardini.

Roberto Barmasse: “Fase critica per la carenza di personale”

«Si tratta di 2 professionisti validi e preparati, che conosco personalmente e che si assumono questa responsabilità in un momento di difficoltà causato dalla carenza di personale. - ha detto l’assessore Roberto Barmasse - Sono sicuro che il loro lavoro porterà benefici all’ospedale, alla sanità e alla popolazione valdostana».

Paolo Serravalle lavora dal 2003 nella struttura di Pediatria e neonatologia dell’ospedale Beauregard di Aosta mentre Emanuele Castelli si è formato professionalmente all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. «E’ la dimostrazione che i medici bravi che già lavorano da noi hanno concrete possibilità di progressione di carriera e che, al contempo, è possibile attingere all’esterno laddove ve ne sia la necessità» ha sintetizzato il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti.

Emanuele Castelli: “Prossimo passo: la tecnologia laser”

In servizio dallo scorso mese di settembre, il dottor Emanuele Castelli - 49 anni - nei 19 anni di lavoro all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino ha conseguito una notevole esperienza nella chirurgia tradizionale e, nell’ultimo periodo, nella tecnologia robotica. «In Valle d’Aosta ho trovato un’équipe consolidata e molto affiatata. - ha sottolineato Emanuele Castelli - L’ambizione è di rilanciare l’attività chirurgica, che aveva subito una riduzione nell’ultimo anno a causa di carenze di personale e i cui numeri sono tornati a crescere già nell’ultimo mese, e di rispondere ai bisogni della popolazione anche con le prestazioni ambulatoriali». «L’ospedale della Valle d’Aosta è molto attrezzato. - ha precisato Emanuele Castelli - Basti pensare che la robotica vi è presente da 20 anni. Per il futuro, l’aspirazione è di acquisire la tecnologia laser che ci permetta di intervenire sulle patologie prostatiche benigne. E anche di avere un’équipe interscambiabile, che non vada in sofferenza se manca una persona». Tra le urgenze, come detto, c’è infatti quella del personale. «Il nostro reparto in questo momento ha 2 dirigenti medici sotto lo standard: siamo in 6 e dovremmo essere 8» ha chiarito Emanuele Castelli.

Paolo Serravalle: “Vogliamo confermare i risultati raggiunti”

«In Pediatria e neonatologia siamo in 7 più il direttore, mentre complessivamente in pianta organica dovremmo essere 11. - ha osservato dal canto suo il nuovo primario Paolo Serravalle, classe 1960 - Sottolineo peraltro che non è mai stata interrotta nessuna attività grazie all’impegno e allo spirito di sacrificio dei dipendenti. L’Usl sta facendo la sua parte: c’è un concorso in atto ed è il terzo negli ultimi anni. Il problema, che non riguarda solo la Valle d’Aosta ma tutta l’Italia, è che mancano i professionisti». «L’obiettivo - ha continuato Paolo Serravalle - è mantenere, pur in un periodo complicato, ciò che siamo riusciti a conseguire in questi anni. Siamo l’unico “punto nascita” della regione e ci teniamo a conservare l’alto livello di assistenza che abbiamo raggiunto: ad esempio lavoriamo per confermare la certificazione “Ospedale Amico del Bambino” ottenuta dall’Unicef fin dal 2010”».

Riaperto il reparto di Patologia neonatale

L’incontro di martedì è stata anche l’occasione - da parte del direttore sanitario Guido Giardini - per comunicare una buona notizia: la riapertura nella giornata di lunedì 10 ottobre del reparto di Patologia neonatale. «All’inizio dello scorso mese di luglio una carenza straordinaria di personale infermieristico e ostetrico ci ha costretti ad accorpare un piccolo reparto di patologia neonatale all’interno della pediatria. - ha riepilogato il dottor Paolo Serravalle - Si è andati avanti così fino a lunedì, quando finalmente la Patologia neonatale ha potuto riaprire nella sua sede. E’ giusto dunque precisare che la Patologia neonatale non è mai stata chiusa (abbiamo anzi avuto una media di 4 ricoveri durante l’estate), anche se la riapertura del reparto autonomo, in particolare adesso che sono ricominciate le scuole, garantisce un’assistenza più adeguata e meno promiscua ed è per me motivo di grande soddisfazione».

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