Pont-Saint-Martin, il vecchio castello svela i suoi segreti
Saranno presentati ai consiglieri comunali e alla stampa giovedì prossimo, 20 ottobre, i lavori del primo intervento di valorizzazione dei resti dell'antico castello dei Signori di Pont-Saint-Martin, di proprietà del Comune, cominciati nello scorso mese di giugno. Il ritrovo è al parcheggio dell'area picnic Bousc Daré (sulla strada regionale per Perloz) alle 15.
Il castello - divenuto dopo il 1214 proprietà dei Signori di Pont-Saint-Martin, ma verosimilmente concepito e fatto costruire già dai Signori di Bard - è un articolato complesso di edifici fino ad ora mai indagato. Gli scavi archeologici e alcuni sondaggi eseguiti in profondità hanno evidenziato la lunga sequenza di vita del sito, ma anche la complessità delle sue trasformazioni, fornendo i primi elementi essenziali per la comprensione delle dinamiche insediative e del loro sviluppo nel tempo.
Le ricerche avviate questa estate hanno interessato l'interno della bassa corte, un locale addossato alla cinta muraria settentrionale, la cosiddetta cisterna e l'area di accesso al maniero. Nel complesso hanno portato all'individuazione dell'articolazione originale di alcuni spazi del castello, grazie anche al ritrovamento di strutture murarie interrate, in parte già indicate in planimetrie di inizio XX secolo. Lo scavo ha inoltre restituito reperti ceramici e metallici di varie epoche per i quali solo un'analisi più dettagliata sarà in grado di precisare più correttamente la cronologia.
La cisterna di raccolta delle acque è stata oggetto di un restauro degli intonaci in cocciopesto e di un consolidamento con ricomposizione della volta; allo stesso modo si è proceduto al ripristino filologico di altre murature già danneggiate dall'asportazione di parti dei loro elementi strutturali. Gran parte delle creste dei muri della cinta muraria del complesso è stata sottoposta ad una disinfestazione generale e ad un restauro, rimuovendo le pietre pericolanti e provvedendo al loro successivo riposizionamento, sostituendo ed integrando le mancanze con conci prelevati dai crolli in situ.
Lo scopo principale di tutte queste operazioni di restauro archeologico, condotte unicamente con mezzi manuali, è stato quello di preservare quanto si è conservato fino ad oggi delle strutture murarie originarie, rallentandone per quanto possibile il procedere del degrado e agendo per limitare gli effetti degli agenti atmosferici a cui le murature sono esposte: questo allo scopo di proporre un progetto di restauro rispettoso dei caratteri riconosciuti e attento all'autenticità della materia originaria, propedeutico a un'adeguata conservazione degli organismi edilizi superstiti del complesso e teso alla loro valorizzazione, nonché alla facilitazione della loro fruizione e lettura.
L'importo dei lavori aggiudicati, finanziati interamente dal comune di Pont-Saint-Martin, ammonta a euro 105.214 euro (Iva esclusa) a seguito di una perizia di variante. I lavori sono stati condotti dalla ditta Akhet di Roisan, sotto la direzione dei lavori dell'architetto Enrica Quattrocchio e la direzione scientifica del funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali Gabriele Sartorio.