“Mater - Calliope”: bilancio positivo per la prima edizione della rassegna Mille presenze in dodici eventi
Si è concluso sabato scorso, 8 ottobre, con lo spettacolo “Okan Ile” di Francesca Spezzani e Sarayeye, il festival multidisciplinare “Mater - Calliope, la voce delle donne”. «Attraverso questo festival, l’Amministrazione comunale e l’associazione Tamtando hanno fatto una scommessa sul futuro e, grazie all’immaginazione, hanno investito tempo e denaro perché questo appuntamento possa diventare, a lungo termine, uno degli elementi identificativi del territorio stesso, perché arte e cultura sono l’interruttore capace di attivare progetti di sviluppo territoriale e di migliorare la qualità sociale della comunità. - commenta l’assessore comunale Michelle Bionaz - Si è scelto di immaginare, non un evento singolo e legato ad un solo aspetto della vita del paese, bensì una rassegna di eventi articolata, che ha raccontato le eccellenze dei tanti fattori che compongono la comunità. Il festival, infatti, è stata l’occasione per mettere a sistema proposte già esistenti, avviando una nuova progettualità da portare avanti, creando insieme idee e prospettive. Ed è proprio la ruralità, cardine attorno al quale ruota la vita del paese, che ha ispirato e guidato la scelta del tema della rassegna: le donne, la loro voce, narratrici di storie e tradizione. Mater, quindi, perché donna, ma anche nel significato intrinseco al termine di “generatrice” di idee, e di nuove economie che vedano protagonista il territorio».
Proprio nel segno della ruralità è stato organizzato Mater - Gea “Donne della terra tra passato e futuro” che ha visto l’avvicendarsi, tra venerdì 30 settembre e sabato 1° ottobre, di conferenze, laboratori didattici, show cooking con la foodblogger Renata Briano, un mercato di prodotti locali e di Campagna Amica e musica, grazie alla collaborazione con la consigliera Regionale di parità Katya Foletto, Coldiretti Donne Impresa Valle d’Aosta, Gal Valle d’Aosta. Pro Loco di Jovençan e Centre d’études Les anciens remèdes .
«Mater è stata, prima di tutto, creazione artistica di alto livello, curata dalla direzione artistica dell’associazione Tamtando, con una programmazione integrata e in armonia con il territorio. - prosegue Michelle Bionaz - Oltre 40 artisti si sono esibiti negli scorci più suggestivi, occupando orti, viuzze, il Jardin des Anciens Remèdes e il Cimitero Vecchio, coinvolgendo residenti, turisti e, in autunno, dando voce ai bambini della Scuola Primaria di Jovençan, che sono stati coinvolti, venerdì 7 ottobre, nel concerto dei cori Canto Leggero e Choeur d’Enfants, diretti, per l’ultima volta, da Luigina Stevenin in una chiesa colma di pubblico».
Sono stati 12 appuntamenti da mercoledì 3 agosto a sabato 8 ottobre che hanno portato a Jovençan circa 1.000 presenze in termini di pubblico. Ottimi pure i risultati di visibilità tramite i canali Facebook e Instagram le cui visualizzazioni sono in continua crescita, segno che il festival ha saputo farsi apprezzare per qualità artistica e organizzativa.
«In un settore come quello della cultura, che non dà immediate ricadute in termini di guadagno, l’investimento pubblico è stato necessario e sono stati fondamentali tutti gli enti privati che sostengono il settore tramite bandi dedicati. - conclude Michelle Bionaz - Per questo ringraziamo la Presidenza del Consiglio regionale, la Fondazione Crt, la Bcc Valdostana, Cva Energie, Cofruits e Azimut che con il loro sostegno hanno permesso di realizzare il progetto. Consapevoli che le iniziative culturali sono momenti fondamentali per far vivere un paese in maniera partecipata e che l’organizzazione di eventi culturali è un’attività intrinsecamente cooperativa, è nostro desiderio che, a poco a poco, associazioni locali, scuole, attività produttive del territorio, coinvolte in questa prima edizione, diventino partners primari nell’organizzazione del festival negli anni a venire».