Nuova Giunta, sulla via del rimpasto la richiesta di un Assessorato in più
Tra le accuse del vicecapogruppo della Lega Stefano Aggravi, le perplessità da parte di alcuni membri della maggioranza e la Presidente dell’Uv Cristina Machet che si limita a dichiarare «E’ ancora in corso una serie di valutazioni per cui è prematuro fare considerazioni», il mandato esplorativo al presidente della Regione Erik Lavevaz per consolidare il governo a 18 con un rimpasto non inizia nel migliore dei modi.
«Il grande pantano sta arrivando» ha commentato Stefano Aggravi. «Dall’inizio di questa legislatura si protrae questo perenne stato di esplorazione, e dove ci porterà tutto questo? - continua Stefano Aggravi - Forse ad un iniziale precario equilibrio politico che non è una novità, ma poi, senza ombra di dubbio, arriverà il conto dell’operazione».
I malumori non sono solo tra le file dell’opposizione. Anche Leonardo La Torre di Evolvendo, presente in Consiglio Valle con Claudio Restano, ha giudicato insoddisfacente l’esito delle prime riunioni. «Ci saremmo aspettati un’altra impostazione per rilanciare il Governo regionale anche alla luce dell’esito delle elezioni politiche. Adesso aspettiamo la proposta del presidente Erik Lavevaz - riferisce Leonardo La Torre - e chiediamo un rilancio dell’azione amministrativa attraverso una riorganizzazione degli Assessorati, non una semplice integrazione dei posti in Giunta per soddisfare le esigenze dei vari movimenti».
Tra gli azionisti della maggioranza è più positivo Albert Chatrian, coordinatore di Alliance Valdôtaine. «Forti del risultato ottenuto alle elezioni del 25 settembre posso dire che siamo sulla strada giusta e il dato politico è che gli autonomisti sono centrali. - dichiara - Dovevamo già riassettare questa maggioranza a giugno ma per via della caduta del governo Draghi abbiamo dovuto posticipare il tutto. Per quanto riguarda Alliance Valdôtaine vi è tutta l’intenzione di rilanciare l’azione politica di governo e la mia valutazione fino ad adesso è positiva. Abbiamo fatto leggi a sostegno dell’economia e affrontato bene le problematiche del Covid. Il nostro giudizio è positivo sul lavoro fatto fino ad adesso e se ci deve essere un riassetto profondo nei 18 bene, l’obiettivo è che tutto possa funzionare ancora meglio».
Meno ottimista Luciano Caveri, sempre di Alliance, che potrebbe vedere ridimensionato il suo Assessorato (Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate). «La maggioranza può certamente andare avanti a 18 con un rimpasto ma questa è semplicemente la soluzione migliore di questa fase politica dove è difficile pensare ad altro. Certo è che ci sarà l’incubo del voto segreto ogni volta - sottolinea Luciano Caveri - e per reggere a 18 serviranno coesione e correttezza, e anche che la maggioranza sia in buona salute. Per quanto riguarda la probabile ridistribuzione delle deleghe vedremo quali decisioni verranno prese, si dice che il mio Assessorato ha troppe competenze, soprattutto quando si parla di Partecipate dove pare io abbia lavorato bene. Chissà…».
Altro Assessore che rischia di perdere deleghe è Carlo Marzi di Stella Alpina, che ora si occupa di Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio. «Sono in attesa della proposta del presidente Lavevaz che dovrebbe chiarire questo passaggio, l'attuale Assessorato che ho avuto l'onore di guidare non l'ho mai chiesto ma mi è stato affidato. Ecco che quindi qualora le deleghe resteranno le stesse o cambieranno sarà sempre un onore far parte del Governo regionale - continua Carlo Marzi - e sono certo che qualsiasi decisione verrà presa sarà esclusivamente per dare risposte concrete ai valdostani. Come Stella Alpina riteniamo che il risultato delle elezioni politiche renda evidente che la soluzione attuale possa trovare una nuova spinta per il prossimo triennio in Consiglio Valle partendo dall'attuale perimetro a 18 con il coinvolgimento di tutte le anime che compongono la maggioranza attuale nel Governo regionale».
E’ in attesa della «proposta Lavevaz» anche il papabile nuovo assessore Claudio Restano: «Sono certo che oggi esiste la necessità impellente di dare risposte concrete ai valdostani per superare la crisi energetica, garantendo lavoro e sviluppo in una regione che deve tornare ad essere all'avanguardia in tutti i campi a partire dai servizi e dalla sanità pubblica».
Dura la reazione del centro destra da dove arrivano nuove critiche. «La soluzione del rimpasto e di continuare a 18 non è una soluzione. - sostiene la neo senatrice leghista Nicoletta Spelgatti - Non si migliorano l'efficienza, la capacità decisionale, la solidità della maggioranza né la forza politica per prendere decisioni importanti. Questi sono cambiamenti con i quali si tenta di accontentare appetiti di poltrone dei singoli, ma che non risolvono nulla del problema politico. E’ solo l'ennesimo rattoppo. L'ennesima occasione persa per la Valle d’Aosta».
Dello stesso avviso Alberto Zucchi coordinatore regionale di Fratelli d’Italia: «Tutte queste azioni della maggioranza sono un misero tentativo di tenere in piedi un governo composto non da partiti ma da singole persone e che non si regge più sui numeri, che gioca al rialzo o che tira a campare in un momento difficilissimo».