Dennis Brunod, Marcella Pont e nella gara light Manuel Bosini e Monica Moia trionfano a Pontey nel “Memorial Paolo Diemoz”
Paolo Diemoz da lassù, da grande uomo di trail e di tsan come era, sicuramente ha sorriso e strizzato l’occhio per il grande successo organizzativo e per i percorsi valorizzati che portano a quella che era la sua seconda casa (il Monte Barbeston) per la prima edizione del “Trail Macine Valmeriana Pontey” che per la soddisfazione della Polisportiva Pontey con i suoi tanti volontari e della sua compagna Ester Savin (impegnata sul percorso corto) ha radunato sabato scorso, 1 ottobre, 136 concorrenti.
Sui 27 km e 2.300 metri di dislivello di una gara lunga molto impegnativa ha dominato sin dalle prime battute (inizialmente insieme al compagno di allenamento Manuel Bosini e poi da solo) senza però rischiare ed amministrando il vantaggio nel finale Dennis Brunod che ha così vinto in 3h16’16” con ben 25’39” di vantaggio su Roberto Martinelli di Chatillon, terzo papà Maguet, Roberto, di Torgnon, secondo a Valmeriana al primo riferimento cronometrico sul percorso lungo, a 32’56” con quarto l’amico carissimo di Paolo nello tsan e nella vita Matteo Betemps a 34’, quinto Vincenzo Putignano a 40’ e poi sesto Nevio Ronco, settimo Rudy Perruquet, ottavo Michael Giovetti e nono Siro Ducly, 2 dei 16 pontesan, e decimo Jean Louis Vallet. Nella gara femminile Marcella Pont, compagna di viaggio di Paolo Diemoz in tanti “Tor des Geants”, è stata bravissima e ha chiuso 14esima in 4h37’37” con un margine di 3’37” sulla esile ma forte aostana Giada Macrì, con terza Pamela Scarano di Nus a 9’28” seguita dalla ciriacese Deva D’Angelo, dall’olandese Jantiene Van Lingen quinta, poi sesta l’atleta di casa Ilaria Cavalet Giorsa, settima Daniela Consol e ottava Romina Letey.
Nella gara sui 16 km e 1.300 metri di dislivello con scollinamento a Valmeriana ha vinto agevolmente Manuel Bosini di Arnad per l’Atletica Monterosa in 1h46’58”. Se per Brunod è stata la quinta vittoria stagionale in Valle, per la Pont la terza, Bosini è al quarto successo e sabato si è imposto con 4’26” di margine nei confronti del secondo Davis Ottobon di Hone, già primo nella combinata tra Cogne e “Sugar Trail” di Pila, con terzo Andrea Trèves di Chatillon a 9’10” e a seguire quarto Diego Ravicchio di Saint-Denis, quinto Stefano Mazza di Châtillon, ma residente a Challand-Saint-Anselme, sesto Jacques Tercinod (era secondo all’intermedio di Valmeriana, Brunod a parte), settimo Mauro Buvet, ottavo il primo pontesan Fabrizio Neyroz, nono Enrico Donato e decimo Francescantonio Mangiardi. Tra le donne ha dominato nella prima parte Elisabetta Negra di Issime che con 12 minuti di vantaggio si è distratta ad una deviazione ed ha sbagliato percorso, perdendo oltre 16 minuti e finendo fuori dal podio: l’ha così beffata la novarese del Bognanco Monica Moia, in 2h15’01” con 49 secondi su Giorgia Deval di Verrayes, terza a 2’26” Dominique Vallet di Montjovet con quarta appunto Elisabetta Negra a 4’16” e quinta Annalisa Macari di Saint-Marcel a 20’01” seguite da sesta Lorette Voyat, settima Federica Ramires, ottava Ylenia Vaser, nona Alessia Danne e decima Ilenia Zandri. In gara anche 2 sindaci, Leo Martinet di Pontey e Marco Vesan di Chambave.
A fare da “scopa” mezza squadra di serie A del Chambave (impegnati Matteo Betemps ed Edi Machet nelle 2 gare) guidati da “sua maestà” Denis Perrin e dal rappresentante AVT Micael Machet. Poi festa per tutti - compreso il senatore del gruppo Amato Verthuy - nel padiglione con gastronomia, musica di Lady Barbara e un ricco montepremi, sempre ricordando un uomo di sport come Paolo Diemoz che ha lasciato un grande vuoto.