Se gli amici dei ragazzi sono divano e serie tv: l’allarme di Paolo Crepet
Grande afflusso di pubblico per la conferenza del professor Paolo Crepet che si è tenuta giovedì scorso, 6 ottobre, al Teatro Splendor di Aosta. I posti in platea e nella galleria erano stati infatti quasi tutti occupati, con una netta prevalenza femminile, a conferma ancora una volta di come le donne siano maggiormente attente alle problematiche relative alla salute mentale e al benessere psicologico del nostro presente, così complesso e con incerte prospettive sul prossimo futuro. Si è trattato di un evento organizzato dall’Assessorato regionale dell'istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate e finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra Italia-Francia. L’autore del recente libro “Lezioni di sogni” ha catturato immediatamente il pubblico valdostano dimostrando una grande capacità di comunicazione emotiva e quindi di coinvolgimento dei presenti. La base di tutto l’incontro è stata dedicata alle nuove generazioni, quelle che grazie a profondi cambiamenti avvenuti nella nostra società, sia in ambito familiare che scolastico e educativo, hanno subito condizionamenti e influssi non proprio positivi, verificabili ovunque nella quotidianità. Piccoli Buddha crescono, come ha fatto notare questo esperto, e il maggiore problema e fonte di preoccupazione per molti genitori è proprio in casa loro, sdraiato sul divano in sala, «con la birretta in mano a guardare episodio dopo episodio delle serie trasmesse su Netflix». Quella che sarebbe assente a suo avviso è la regola umana della reciprocità, dove ognuno fa qualcosa e dà qualcosa. Ai giovani sarebbero infatti interdetti i rischi e le difficoltà della vita. Grandi e meritati applausi all’oratore durante e alla fine della conferenza.
L’ultimo appuntamento del progetto Prosol-Giovani si terrà domani, domenica 9 ottobre, dalle 11 alle 17, all’ex stadio Puchoz di Aosta. La giornata, rivolta in particolare ai ragazzi tra gli 11 e i 16 anni, prevede la possibilità di praticare svariate attività sportive - con il coordinamento dall’Associazione Valdostana Paraplegici - tra le quali spinning, mountain bike, fit box, jujitsu, basket e tiro con l’arco. In parallelo, i giovani partecipanti potranno scoprire e avvicinarsi ad alcune attività artistiche, di ballo, musica e giocoleria presentate da varie associazioni valdostane. Tra queste si potrà scoprire il ritmo della musica e del ballo afro, la danza hip-hop ed electro dance o, ancora, il mondo dei graffiti e dell’arte circense. Durante la giornata sarà allestito anche un punto ristoro presso il quale verranno serviti cibi salutari e nutrienti. Saranno anche esposti i vantaggi di una dieta sana grazie a una nutrizionista professionista che per tutta la giornata sarà a disposizione per rispondere a dubbi e curiosità.