Caro energia, «Triplicati i costi dell’innevamento artificiale»
«Il messaggio che noi vogliamo lanciare come Valle d'Aosta è che la stagione invernale partirà, si inneverà e ci auguriamo che ci sia già la neve per la Coppa del Mondo a Cervinia, in modo dare una bella immagine delle nostre montagne innevate. Noi siamo pronti».
Lo ha detto l'assessore regionale allo Sviluppo economico (con delega agli impianti di risalita) Luigi Bertschy, rispondendo in Consiglio Valle a un'interpellanza sull'aumento dei costi per l'innevamento artificiale, presentata da Augusto Rollandin (Pour l'Autonomie). Luigi Bertschy ha spiegato che lo scorso anno le società avevano potuto «utilizzare l'energia a prezzi molto vantaggiosi» grazie a un «contratto firmato in passato», vale a dire prima della crisi energetica e dell’aumento dei prezzi. Contratto che per alcune è scaduto e per altre «va sfumando nel quarto trimestre 2022».
Per la nuova stagione, «si va nella direzione di una nuova fornitura, con previsioni di costi che saranno di quasi tre volte a causa del “caro energia”».
Imprese energivore
L'obiettivo richiesto dall'Anef, l'Associazione nazionale degli esercenti funiviari, e dell'Avif, l'Associazione valdostana degli impianti a fune, era di far rientrare le società degli impianti tra le imprese energivore.
«Questa richiesta va avanti da tempo» ha detto Luigi Bertschy, ma «i criteri per la classificazione non rispondono pienamente al sistema di lavoro degli impianti a fune». Per questo, «stiamo cercando di sostenere la richiesta tenendo in considerazione l'importanza di queste imprese e il sistema di consumo che hanno».
Intanto, la Regione ha chiesto ai consigli di amministrazione delle società di gestione dei comprensori sciistici «di fare attenzione ai consumi: costo e resa sono di fondamentale importanza, quindi bisognerà cercare di stare attenti alle finestre di freddo che si presenteranno per ottimizzare al meglio gli impianti di innevamento, in modo da non avere consumi elevati di energia».
Augusto Rollandin ha replicato: «L'aspetto più delicato è quello delle imprese energivore: se non sarà tenuto in considerazione l'inserimento delle società di impianti a fune, queste non potranno avere tutte le agevolazioni previste. C'è l'urgenza di attivare questi meccanismi perché senza questi, se non c'è la neve naturale, si rischia di essere poco attrattivi rispetto ad altri comprensori. Mi auguro che l'Assessore sia sensibile a questo tema e che segua con attenzione il dossier. La stagione invernale e lo sci alpino, che sono fondamentali per il turismo valdostano, sono alle porte».