I lupi sbranano un capriolo vicino alle case Il Sindaco: “E se fosse stato un bambino?”
Uno scatto fotografico impietoso nella sua crudezza, inviato da un conoscente al sindaco di Borgofranco d’Ivrea Fausto Francisca, sembra preludere a una problematica che potrebbe avere gravi risvolti se non affrontata immediatamente e con i giusti mezzi.
La carcassa di un giovane capriolo, verosimilmente sbranato da almeno un paio di lupi, con asportazione degli intestini e delle parti molli, è stata rinvenuta in un prato vicinissimo alle abitazioni di località Biò a Borgofranco d’Ivrea, dove già si erano avute segnalazioni di questi predatori in precedenza, nei pressi di località Paratore.
«Una fotografia che mai avrei voluto pubblicare. - dichiara Fausto Francisca - ma il fatto non si poteva ignorare, date le sue implicazioni: cosa sarebbe successo se la vittima non fosse stata un altro animale ma un essere umano, se non un bambino?»
I resti dilaniati del capriolo sono stati trovati a meno di 50 metri dalle case, vicino alla strada che porta a Montalto Dora, un punto percorso dai numerosi pellegrini della Via Francigena e da molti papà e mamme con i figli, in passeggiata verso il Lago Nero.
«La presenza di lupi è quindi localizzata alle porte del paese, vicinissima alle case, e in zone molto frequentate durante il giorno. - prosegue il sindaco Fausto Francisca - E’ necessario quindi trovare una soluzione, avvisando tutti di questo pericolo incombente».
Una criticità che va a unirsi a quella, già di non poco conto, dei cinghiali in libertà che devastano campi e colture e provocano incidenti in strada, in questo caso però aggravata dalla minaccia di un possibile e deliberato attacco da parte dei canidi selvaggi spinti dalla fame, sempre più frequenti nelle zone boscose canavesane.