Senza stipendio di settembre gli insegnanti precari assunti per le supplenze L’ira dei sindacati: «L’Amministrazione sta trascurando i ritardi»

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Gli insegnanti precari assunti per le supplenze nei giorni scorsi non hanno percepito, in questi giorni, lo stipendio di settembre. Lo denunciano i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal e Savt École. «Seppur consci che questo sia dovuto a un tecnicismo del sistema delle buste paga - scrivono in una nota - per cui le spettanze di settembre saranno erogate nel cedolino del mese di ottobre, le organizzazioni sindacali denunciano come l'inizio tardivo delle scuole abbia avuto conseguenze negative non solo sull'organizzazione della didattica, ma anche sulla vita dei molti precari che hanno percepito la disoccupazione e che, adesso, si troveranno a non percepire lo stipendio per un mese e mezzo: senza assegno di disoccupazione - che è comunque inferiore a uno stipendio pieno - e senza stipendio».

Per i sindacati, «la gravità di questa situazione è amplificata anche dal periodo che stiamo vivendo: l'aumento del costo della vita si mostra in tutta evidenza nel quotidiano e sicuramente non rassicura nessuno, ma maggiormente tutti coloro che devono fare i conti con la precarietà del lavoro». E concludono: «Troviamo inaccettabile che l'amministrazione regionale, che ovviamente risponde a precisi indirizzi politici, non ponga attenzione al cittadino e di conseguenza al benessere sociale della nostra regione».

«I precari in servizio nella scuola valdostana sono diverse centinaia - aggiunge Luigi Bolici (foto), segretario del Savt École - e l'amministrazione, già responsabile dei dannosi ritardi, li sta gravemente trascurando, quest'anno non ha neanche comunicato agli insegnanti che non avrebbero ricevuto lo stipendio di settembre nei tempi dovuti. La retribuzione e la sua puntualità sono elementi essenziali: questo disinteresse, soprattutto da parte di un ente pubblico, è inaccettabile»

«In quanto componente del Consiglio Scolastico regionale - nello scorso mese di maggio, quando già si prevedevano ritardi nelle nomine dei supplenti - avevo raccomandato che si facesse attenzione a questi aspetti tecnici, che se fossero stati affrontati dall'amministrazione forse oggi ci sarebbe almeno un acconto sugli stipendi» prosegue.

I sindacati scuola hanno segnalato che vi sono stati problemi anche sulle nomine degli insegnanti fuori graduatoria.

«C'è un problema di trasparenza: - spiega ancora Luigi Bolici - i dirigenti scolastici, per provvedere prontamente alle esigenze organizzative, assegnano gli incarichi senza che ci sia evidenza pubblica della comparazione tra le varie domande che hanno ricevuto e gli insegnanti che restano senza lavoro maturano una comprensibile diffidenza sulla regolarità di queste operazioni. In qualche caso ci hanno segnalato che i posti sono stati inspiegabilmente assegnati a persone con titoli inferiori, quindi come sindacati scuola, insieme con Flc Cgil, Cisl Scuola e Snals, abbiamo chiesto alla Sovrintendenza un'azione ispettiva sull'operato delle istituzioni scolastiche.

Il problema è grave anche perché le nomine da “messa a disposizione” sono numerose, già negli anni scorsi avevamo segnalato l'urgenza di disciplinare la procedura, ma la Sovrintendenza non ha mai dato seguito agli impegni presi sulla questione»

La proposta del sindacato: «Senza gravare ancora sulle segreterie scolastiche, già oberate di lavoro, si potrebbe creare un sistema informativo regionale sul modello di quello esistente per le graduatorie, in modo che le singole scuole possano attingere da elenchi graduati e pubblici. L'imparzialità e la terzietà devono manifestarsi agli occhi del cittadino: la moglie di Cesare deve non solo essere onesta, ma anche sembrare onesta.»

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