«La riduzione del numero dei parlamentari si riflette sugli eletti rappresentativi delle zone di montagna»
Si è riunita nella mattinata di ieri, venerdì 30 settembre, nella sala “Maria Ida Viglino” del Palazzo Regionale, ad Aosta, la Commissione Affari istituzionali e generali-Commissione Politiche della montagna, istituita in seno alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, coordinata e presieduta dall’Assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri.
La Commissione rappresenta la sede ufficiale per la definizione delle comuni linee istituzionali interregionali nel corso degli ultimi mesi è stata chiamata a esprimersi su diversi fronti, tra i quali l’approvazione, da parte del Governo, del disegno di legge delega di riordino delle misure a sostegno dello sviluppo delle zone montane, il cui iter parlamentare è stato interrotto a causa della fine anticipata della legislatura.
L’incontro di ieri mattina è stato un momento di riflessione «che testimonia l’attenzione sempre viva - si legge in una nota - del sistema delle Regioni nel suo complesso nei confronti della montagna» ed è stato voluto dall’assessore Luciano Caveri per continuare il lavoro svolto finora e procedere nello sviluppo di strategie di lungo periodo, anche in un’ottica di inserimento forte del ruolo delle Regioni nel nuovo quadro parlamentare appena delineatosi.
Hanno partecipato all’incontro, oltre al presidente della Regione Erik Lavevaz, i Presidenti e gli Assessori con delega alla politica della montagna di gran parte delle Regioni italiane. In particolare il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana, l’assessore alla Montagna della Regione Emilia-Romagna Barbara Lori, l’assessore degli enti locali, finanze e Urbanistica della Regione Sardegna Quirico Sanna, l’assessore all’Agricoltura della Provincia Autonoma di Bolzano Arnold Schuler, il vice-presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, il presidente della Commissione Bilancio e Finanza, Demanio e Patrimonio della Regione Campania Francesco Picarone, delegato dal Presidente della Regione Vincenzo de Luca.
Ha partecipato inoltre, collegato in videoconferenza l’assessore alle Risorse Agroalimentari, Forestali, Ittiche e Montagna del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier.
«La risposta delle Regioni all’invito della Valle d’Aosta - ha sottolineato Luciano Caveri - è stata più che positiva e il dibattito scaturito è la dimostrazione dell’interesse forte di tutti di lavorare per preservare e valorizzare i territori montani, che sempre di più, stanno subendo i gravi effetti dello spopolamento, della mancanza di servizi e dei cambiamenti climatici. La riduzione drastica dei parlamentari con il ridisegno dei collegi e delle circoscrizioni elettorali - sottolinea inoltre Caveri - avrà come una delle conseguenze nefaste per la democrazia un venir meno importante di eletti rappresentativi delle zone di montagna. Il Parlamento italiano diventerà ancora più “cittadino” e di pianura e le voci delle aree considerate purtroppo più marginali si faranno più flebili».
Secondo Luciano Caveri «la commissione Politiche della montagna che ho l’onore di coordinare, dovrà pertanto lavorare per costruire una rete solida tra le Regioni al fine di procedere nello sviluppo di strategie di lungo periodo e all’approvazione di un quadro omogeneo di interventi normativi finalizzati ad incentivare le politiche di sviluppo delle aree montane al fine di ridurre le condizioni di svantaggio di questi territori».
«Dalla tavola rotonda organizzata dall’assessore Luciano Caveri, - ha evidenziato il presidente della Regione Lavevaz - è emersa la necessità di rafforzare il confronto tra le Regioni sul tema della montagna per fare massa critica: soltanto insieme, nel rispetto delle specificità di ogni realtà, possiamo chiedere una politica che tenga conto delle esigenze e delle problematiche di territori particolari come i nostri. I temi sono tanti: c’è un disegno di legge che ha iniziato il proprio iter nella precedente legislatura e ora deve proseguire nella nuova, ci sono le risposte ai cambiamenti climatici, i costi dei servizi, il contrasto allo spopolamento. Oggi abbiamo avuto la possibilità di confrontarci finalmente in presenza, condividendo energie che ci consentiranno di proseguire il percorso con più slancio».