Pastoralp: nuove alleanze per l’adattamento al cambiamento climatico nei pascoli alpini
Da martedì 6 a venerdì 9 settembre ricercatori, agricoltori, tecnici e funzionari delle Pubbliche amministrazioni si sono incontrati per discutere degli impatti dei cambiamenti climatici sui pascoli alpini e dei possibili adattamenti.
L'occasione è stata offerta dal progetto Life Pastoralp (Pastures vulnerability and adaptation strategies to climate change impacts in the Alps), guidato dall'Università di Firenze, con la partecipazione dell'Arpa Valle d'Aosta, dell'Institut Agricole Régional e del Parco del Gran Paradiso e Parc national des Ecrins in Francia. Le prime giornate sono state incentrate sulla discussione dei risultati delle azioni di monitoraggio e delle sperimentazioni portate avanti nei territori del Parco del Gran Paradiso.
I ricercatori del Parco hanno illustrato i risultati dell'introduzione di un pascolamento con gli asini, per il mantenimento di aree aperte nel sito di Noaschetta, nel comune di Noasca, in provincia di Torino, in un contesto di generale abbandono delle pratiche agricole e col progressivo rimboschimento. Anche la visita al comprensorio del Dres, sopra il lago di Ceresole Reale (Torino), dove operano due aziende, una di bovini di razza piemontese e l'altra di ovini, si è incentrata sulla corretta utilizzazione del pascolo ai fini produttivi, preservando allo stesso tempo la biodiversità degli habitat, in particolare della torbiera che caratterizza i pianori del Dres.
L'ultima giornata si è svolta in Valle d'Aosta, nel Parco naturale del Mont Avic, dove gli allevatori francesi del Parc des Ecrins hanno avuto la possibilità di conoscere la realtà dell'allevamento valdostano visitando due aziende agricole, una di fondovalle e una d'alpeggio, nel comune di Champdepraz. Sono stati molti gli argomenti trattati: dal rapporto tra pratiche di allevamento e biodiversità alla gestione dell'acqua, dalle tecniche di trasformazione dei prodotti alla sostenibilità economica delle aziende.
«Le giornate hanno offerto una grande occasione di confronto e riflessione sui diversi sistemi di allevamento che caratterizzano le aree di progetto e sulle trasformazioni in atto legate ai cambiamenti climatici» si legge in una nota dell'Arpa Vda, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente.
«Il coinvolgimento diretto di ricercatori, allevatori, operatori e funzionari di diversi territori - aggiunge l'Arpa - ha messo a fattor comune esperienze e competenze pratiche e scientifiche, in uno scambio proficuo e arricchente dal punto di vista tecnico e umano. Il progetto Pastoralp offrirà altre occasioni di scambio: a dicembre all'Institut Agricole di Aosta si terrà un seminario di discussione dei risultati e degli strumenti prodotti dal progetto; a marzo 2023 si terrà al Forte di Bard la conferenza scientifica finale del progetto».