Oggi, sabato, “Andar per cantine antiche” chiude la 70esima Festa dell’Uva di Carema
Si può dire che la 70esima Festa dell’Uva e del Vino di Carema, giunta a un così importante traguardo e conclusasi lo scorso fine settimana, quest’anno si protragga per una giornata “extra”, cioè quella di oggi, sabato 1° ottobre: dalle 19, infatti, va in scena il sentito evento “Andar per cantine antiche”, la passeggiata per il centro storico, illuminato da fiaccole e animato da intrattenimenti musicali, in visita alle 15 più antiche e caratteristiche cantine caremesi, dove si possono degustare i migliori vini del territorio. Si tratta di un evento che è parte integrante della sagra ma che, per motivi elettorali, non si era potuto tenere sabato scorso, data la concomitanza con le elezioni politiche che hanno costretto a mutare parte del programma della kermesse, consentendo però questa gradita “coda”.
La Festa dell’Uva e del Vino di Carema, che ha sempre promosso l’immagine della vitivinicoltura eroica del Canavese, è stata organizzata dal Comune, in collaborazione con le associazioni locali e con la Cantina produttori Nebbiolo di Carema, e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Nonostante le limitazioni di eventi collaterali dovute alla giornata di voto di domenica, i cambiamenti di programma non hanno più di tanto sconvolto l’organizzazione, che anzi ha pensato bene di conglobare nella Festa dell’Uva di quest’anno l’appuntamento caremese con il Festival musicale itinerante dedicato a Rosario Scalero, che ha visto sabato sera, nella chiesa parrocchiale di San Martino, il concerto del maestro Leonardo Nicassio, al pianoforte a coda, appositamente collocato sul posto, e della mezzosoprana Elisa Barbero, che hanno messo in scena brani di Scalero in prima esecuzione assoluta, sollevando l’entusiasmo delle 110 persone presenti, allietate infine anche dalle canzoni e poesie a tema vino e vendemmia, a cura degli alunni della scuola media di Settimo Vittone, con il concorso del Coretto di Carema.
«La presenza di amministratori e sindaci amici dei paesi vicini è stata condizionata dalle esigenze elettorali, che li hanno impegnati altrove - dichiarato il sindaco di Carema Flavio Vairos - ma ci è stata confermata comunque per l’evento di questa sera, senz’altro altrettanto suggestivo e affascinante». Non sono però mancati ospiti di rilievo, come il presidente Uncem Marco Bussone, la consigliera metropolitana e sindaco di Strambino Sonia Cambursano, il presidente dell’enoteca regionale Corrado Scapino, il sindaco di Donnas Amedeo Follioley, l’assessore al Turismo di Pont-Saint-Martin Xavier Laurenzio e il vicepresidente della Caves Coopératives de Donnas Alessandro Jans. Tutti sono stati accompagnati dal sindaco Flavio Vairos al nuovo museo multimediale ospitato alla Gran Masun e poi al pranzo organizzato dalla Pro Loco, sotto la guida di Laura Clerin. Nella giornata di domenica, dopo la Messa con la benedizione dei frutti della terra e il concerto della Banda musicale - che ha eseguito per la prima volta un brano composto dal maestro Andrea Morello in memoria dell’ex sindaco Giovanni Aldighieri - e della Minibanda di Carema, si è svolto l’evento clou della sagra, l’assegnazione dell’ambito Grappolo d’Oro al primo classificato dei 30 viticoltori in gara (su 43 campioni di uva conferiti ed esposti nella struttura allestita dal Gruppo Alpini di Carema e Settimo Vittone): al primo posto il caremese Mario Bosonetto, seguito, al secondo e al terzo, da Oreste Vairetto Piccolo e Diego Bosonetto. Anche quest’anno, gli esperti della commissione tecnica di valutazione delle uve sono stati la dottoressa Elena Magna, il professor Carlo Borsani e i tecnici Mario Giovannetto e Andrea Clerin. L’appuntamento ora è all’anno venturo per la celebrazione caremese più rinomata che mantiene vivo l’impegno e la volontà dei viticoltori delle terre terrazzate per ottenere un’indiscussa qualità di vino, apprezzata anche fuori dai confini canavesani.