I gemelli Guichardaz di Cogne, la “nouvelle vague” dello sci alpinismo
Giurano di non essersi mai scambiati i pettorali in gara, ma quando andavano ancora a scuola insieme - ovvero fino alla terza media - i gemelli Sébastien e Fabien Guichardaz hanno avuto l’occasione di darsi una mano. «E’ successo che io sia stato interrogato al posto di Fabien o lui al posto mio», ammette con sincerità Sébastien Guichardaz. Fabien, dal canto suo, non può non ricordare come questo escamotage «non abbia poi portato a grandi risultati».
I due Guichardaz sono la colonna portante della squadra Asiva di sci alpinismo. Fratelli gemelli che condividono la stessa passione per la montagna, come pure l’amore per la loro terra di origine - Cogne - che per motivi di studio hanno abbandonato, almeno temporaneamente.
Il 2018 sarà l’anno del diploma per i due Guichardaz: Sébastien è studente all’Institut Agricole Régional, Fabien frequenta il quinto anno di falegnameria al Don Bosco di Châtillon. Da quattro anni e mezzo, ormai, abitano lontani da papà Stefano e da mamma Carmen Perret, ma tornano a Cogne ogni volta che è possibile. Per vestire la divisa ufficiale de Lou Tintamaro, ad esempio («siamo entrambi dei “clavassin”, ovvero dei suonatori di fisarmonica», sottolinea Fabien), e in questo inverno pure per festeggiare con i coscritti della classe 1999 la maggiore età, che a Cogne si celebra un anno dopo rispetto alla tradizione.
I due sono venuti al mondo il 23 settembre del 1999. «E’ una storia complicata, ma in fin dei conti la verità è che sono nato prima io», racconta deciso Sébastien Guichardaz. Gemelli eterozigoti, comunque talmente simili da confondere gli insegnanti, però non mamma e papà. La famiglia Guichardaz è molto legata, «anche se dopo aver avuto due figli in blocco mamma non ha voluto allargare ulteriormente la famiglia», ammette Sébastien.
Scuole insieme - fino alle medie - e sci di fondo con i colori del Gran Paradiso, come succede a tanti bambini di Cogne. «Quando frequentavo la prima superiore - racconta Sébastien Guichardaz - alla fine dell’inverno presi parte ad alcune gare di sci alpinismo. Era quasi un gioco». Le prime esperienze nel mondo dello ski alp furono le versioni giovanili di Pierra Menta e Patrouille des Glaciers - le gare più importanti di Francia e Svizzera - come pure la partecipazione al “Trofeo Rollandoz” di Rhêmes-Notre-Dame. Fu amore a prima vista: un amore contagioso, visto che la passione di Sébastien passò a Fabien. Il “più giovane” dei due gemelli Guichardaz non aveva gareggiato in quella stagione nel fondo per colpa di una mononucleosi, così l’anno dopo si presentò nuovamente ai cancelletti di partenza, ma in una nuova disciplina. Ed entrambi si tesserarono per il Corrado Gex, lo sci club di riferimento dello sci alpinismo valdostano.
«A tutti e due piace la montagna, anche d’estate - sottolinea Fabien Guichardaz - e lo sci alpinismo è stato anche un modo di approfondire questo rapporto durante la stagione invernale». Inevitabile che i due fratelli si trovassero in coppia. Un rapporto, questo, che conoscevano sin da prima della loro nascita e che ha avuto più pro che contro, pure nel mondo dello sport. «Molte delle persone che praticano questo sport fanno fatica a trovare un “socio”, perchè deve al contempo essere simile a te e sopperire alle tue lacune. - continua Fabien Guichardaz - Io e mio fratello ci conosciamo da sempre, correre insieme non è mai stato un problema. A volte vado più forte io, a volte lui, ma siamo molto simili anche tecnicamente, non solo dal punto di vista fisico». «E poi, diciamolo, ci vogliamo abbastanza bene, e quindi stare insieme anche nello sport non è un peso», dice con il sorriso Sébastien.
Pur rimanendo tante ore sopra le nuvole grazie allo sci alpinismo, entrambi i fratelli hanno i piedi ben piantati a terra. Sébastien Guichardaz vorrebbe aprire dopo il diploma un’azienda agricola - magari con il papà Stefano, impresario edile con una grande passione per le reines -, mentre Fabien amerebbe continuare con la falegnameria, magari a Cogne. Lo sport, per loro, è soprattutto una grande passione. «Ci mettiamo noi stessi, è giusto che sia così, comunque non mi vedo a fare lo sportivo a tempo pieno fino ai trentacinque anni», conclude Fabien Guichardaz. Gli fa eco Sébastien. «Allenarci è difficile anche adesso, tra gli impegni della scuola e tutto il resto. Andiamo avanti un anno alla volta, sicuramente vorrei continuare a praticare lo sci alpinismo». Ma senza ossessioni. «Vero, nel 2022 a Pechino lo ski alp sarà alle Olimpiadi per la prima volta. - conclude Sébastien - Potrebbe essere bello partecipare, meglio non pensarci già adesso».