«La scelta del medico di base imposta dall’Usl è una cosa assurda»

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«Da martedì 16 agosto, il medico da me scelto, dottor Lauriola, ha dato dimissioni e risulto da Fascicolo sanitario elettronico senza un medico.

Mi è arrivata una lettera da parte dell’Ausl Valle d’Aosta che sollecita la “scelta” di un altro medico. Qui, oltre a Lauriola, c’erano la dottoressa Ruffino e il dottor Boggio. Il Fascicolo sanitario elettronico mi permette solo la scelta “obbligata” del dottor Pietro Vono che però mi risulta che sia medico “dentista”. Io non scelgo un “dentista” che non sa nulla di clinica medica perché se avessi mai bisogno neanche sarebbe in grado di visitarmi o di capire che cosa mi succede (non per colpa sua ovviamente). E ci manderà a far la fila al Pronto soccorso per ore e ore, sempre che ci si riesca ad arrivare con le proprie gambe. Dove sono finiti gli altri due medici? Il servizio a Donnas o a Gressoney presuppone la possibilità fisica, clinica e organizzativa del paziente di potersi spostare (cosa per nulla scontata se una persona è sola, non sta bene e magari non ha o non riesce in quel momento a guidare una auto, senza contare la neve in inverno). E comunque ci sono medici che non ti conoscono (alla faccia del medico di territorio) e non sono previste visite a domicilio. Se chiami il 112 ti rispondono che devi sentire prima il tuo medico... ma quale, il dentista?

Questo è abbandonare a sé stessi gli utenti e negare dei “diritti” che l’Ausl è obbligata per legge a garantire. Servizi anche pagati dal cittadino. Siamo alla follia!».

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