Le Otto Montagne, dopo il premio a Cannes il film punta all’Oscar

Le Otto Montagne, dopo il premio a Cannes il film punta all’Oscar
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Da Cannes a Hollywood? Forse. Dopo il Premio della Giuria, Le Otto Montagne, girato in Val d’Ayas da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, è tra i 12 film italiani che concorreranno alla designazione del titolo candidato a rappresentare il nostro Paese nella selezione per la categoria International Feature Film Award del 95esimo Academy Awards. La Commissione di selezione, istituita all’Anica su richiesta dell’Academy, si riunirà per votare il titolo designato lunedì prossimo, 26 settembre. L’annuncio delle shortlist è previsto per mercoledì 21 dicembre, le nomination verranno svelate martedì 24 gennaio, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 12 marzo.

Tratto dall’omonimo bestseller di Paolo Cognetti, il film con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, prodotto da Wildside e distribuito da Vision, è stato girato nel 2021 in gran parte a Brusson con il contributo della Film Commission Valle d’Aosta.

«E’ l’ennesima grande soddisfazione. - dichiara la direttrice della Film Commission Alessandra Miletto - Già essere nella rosa dei 12 film ci onora. Alla Mostra del Cinema di Venezia avevo parlato con i produttori e i distributori che avevano ventilato l’ipotesi. Non essendoci stati film italiani premiati a Venezia, è stata scelta una pellicola che ha ottenuto un riconoscimento a Cannes. Ora siamo al primo dei passi che occorrono per entrare nella cinquina. Da una parte quella narrata in Le Otto Montagne è una storia universale, che non ha confini e tocca tutti. E che arriva da un romanzo pluripremiato, tradotto in più di 30 Paesi. E’ bello che un film che racconta un territorio diverso, non la celebratissima Napoli per esempio, abbia già una distribuzione anche negli Stati Uniti. Per noi sarebbe un’occasione unica per far conoscere la Valle d’Aosta. E’ un film, inoltre, che ha lasciato tanto sul territorio: l’antica scuola di Graines, per esempio, è stata parzialmente restaurata dalla produzione, che ha consolidato soffitti e pavimenti, non li ha solo messi in sicurezza per le riprese, e resta un patrimonio per tutta la comunità, perché sarà più fruibile. Per non parlare della visibilità offerta, ancora prima della sua uscita al cinema».

Uscita che sarà a dicembre, «Proprio nel periodo più strategico per il turismo - commenta Roberta Esposito, assessora al Turismo di Brusson - Ovunque sia stato proiettato, il film ha ricevuto critiche molto positive. Speriamo nella sua partecipazione agli Oscar e nell’effetto traino per il territorio».

«Le cose non succedono mai per caso. Anche questa è stata una cosa desiderata, voluta, cercata. - aggiunge lo scrittore Paolo Cognetti autore del romanzo Le Otto Montagne - L’ostacolo è che i 2 registi sono belgi. Spero che non ci siano remore a candidare per l’Italia un film che non ha un regista italiano. In realtà il suo bello è proprio essere un film europeo, una coproduzione tra Italia, Francia e Belgio, girata in italiano. Che almeno nell’arte l’Europa abbia un senso. Sappiamo che il film ha avuto recensioni ultra positive negli Usa, dove è stata apprezzata anche l’ambientazione in un luogo inedito per il cinema italiano».

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