ValléeSanté, confronto con i candidati per il Servizio sanitario regionale

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Un confronto proficuo che visto i candidati valdostani al Parlamento italiano - presenti all’incontro di venerdì scorso, 16 settembre - sottoscrivere il documento presentato dal Comitato ValléeSanté per un nuovo Servizio sanitario regionale.

I punti sono 5, tra cui la questione della possibilità di atterraggio di un elicottero in area urbana, la promozione di interventi che favoriscano il risparmio energetico e una chiara definizione di chi farà che cosa nella prossima gestione del Pnrr. «Non impegni generici. - si legge in una nota del Comitato ValléeSanté - Impegni precisi con un chiaro cronoprogramma dei prossimi 420 giorni. Obiettivo del Comitato era quello di proporre, con un’unica voce ed un approccio di corretta equidistanza rispetto ai vari candidati, un pensiero che andasse al di là delle singole sigle di appartenenza».

Erano state invitate tutte le 9 formazioni in corsa per questa campagna elettorale. Si sono presentate in 6: la Coalizione di centrodestra con Emily Rini (Camera) e Nicoletta Spelgatti (Senato); Valle d’Aosta aperta con Erika Guichardaz (Camera) e Daria Pulz (Senato); Renaissance Valdôtaine con Giovanni Girardini (Camera); Unione Popolare con Loredana De Rosa (Camera) e Francesco Lucat (Senato); Italia Sovrana e Popolare con Loredana Ronc (Camera). Il documento è stato sottoscritto anche dal Partito Comunista Italiano con Davide Ianni (Camera) e Giovanni Leray (Senato).

Al centro della riunione, naturalmente, il tema della salute attraverso alcuni ragionamenti orientati a migliorare l’attuale situazione definita, da tutti, «Molto critica».

L’incontro è stato aperto con un richiamo al Convegno sulla Medicina di Montagna tenutosi 5 anni fa a Cogne in cui era stata sottoscritta una Carta che, partendo proprio dalla particolarità della Valle d’Aosta, sollecitava i Governanti ad avere un’attenzione particolare per le Terre Alte riconoscendone la specificità. «La Carta è rimasta lettera morta. - commenta Enzo Blessent del Comitato ValéeSanté - I futuri Parlamentari dovranno riprendere quelle indicazioni invertendo, da subito, la rotta pericolosa dei tagli alla Sanità e riconoscere a questi territori il ruolo di “valore aggiunto” per il benessere di tutti. Oggi in Italia si spende troppo poco per la Sanità. I finanziamenti rappresentano meno del 9 per cento del PIL. In America (primo posto) siamo al 15,3 per cento e in Svizzera all’11,3 per cento. Ai futuri Parlamentari valdostani si chiede di impegnarsi per far salire, in futuro, questa percentuale italiana almeno al 10 per cento».

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