Val Ferret, per il ponte definitivo se ne riparlerà l’anno prossimo Intanto procedono gli interventi per la sistemazione dell’acquedotto
Un’ottima stagione nonostante i gravi problemi che si sono registrati ad inizio agosto nella Val Ferret. Il bilancio di fine estate per il sindaco di Courmayeur Roberto Rota è comunque positivo, con un mese di settembre che fino a questo momento è stato molto soddisfacente.
«Non abbiamo ancora i dati definitivi di agosto - afferma Roberto Rota - ma giugno e luglio sono stati di gran lunga i migliori degli ultimi anni. Merito di una stagione iniziata molto presto e avvantaggiata da condizioni meteo ideali. E fino alla scorsa domenica abbiamo avuto ancora molta gente in paese». Il Sindaco non nega che la frana che si è abbattuta venerdì 5 agosto in Val Ferret con una colata detritica di decine di migliaia di metri cubi e che ha causato importanti danneggiamenti al ponte e all’acquedotto, in un periodo in cui nella località turistica erano presenti complessivamente 30 mila persone, ha creato non poche preoccupazioni all’Amministrazione comunale. Fortunatamente la stagione si è comunque salvata, grazie appunto ad un buon inizio e un’ottima fine.
Al momento sulla strada che collega la Val Ferret è ancora «in funzione» il ponte provvisorio collocato in tempi rapidissimi dopo la frana di inizio agosto.
«E’ una struttura comunque adeguata, seppure realizzata in un momento di emergenza. - illustra Roberto Rota - Per ciò che riguarda il ponte definitivo, i progettisti sono al lavoro però i tempi tecnici e burocratici sono comunque lunghi, e quindi se ne parlerà a questo punto per il 2023».
Il nuovo ponte dovrebbe venire sistemato indicativamente nel medesimo sito del precedente, anche se eventuali piccoli spostamenti a monte o a valle saranno a discrezione dei professionisti che si occuperanno del progetto.
L’attenzione dell’Amministrazione comunale è concentrata in questo periodo anche sull’acquedotto, dopo la realizzazione nel giro di 48 ore - sempre nel mese di agosto - di un nuovo impianto con tubature a vista. «Si procederà ora nei prossimi mesi - l’autunno è la stagione migliore perché c’è una minore portata di acqua - alla realizzazione di un impianto interrato sotto l’alveo del torrente» riferisce ancora il Sindaco di Courmayeur.
Pare invece per il momento accantonata l’ipotesi del trasporto alternativo per collegare le due valli. «In un momento di crisi mondiale come quello che stiamo attraversando, con costi alle stelle, non è pensabile poter concretizzare un progetto simile. Non sarebbe infatti economicamente sostenibile in quanto sarebbe indispensabile la compartecipazione o dello Stato o dei privati» dice ancora Roberto Rota.
L’ambizioso progetto, già illustrato qualche mese fa in Consiglio comunale, prevede il collegamento tra il centro di Courmayeur e le due vallate laterali attraverso un sistema misto su rotaia e funivia, in modo da superare definitivamente l’annoso problema del traffico estivo e della mancanza cronica di parcheggi in Val Ferret e Val Vény. Lo studio, predisposto dalla società Dimensione Ingenierie e commissionato dalla in house Csc, prevede la partenza della telecabina nella zona del campo sportivo, la salita guardando in direzione del Bertone e la discesa a Planpincieux e potrebbe essere usata anche nei giorni di criticità per il ghiacciaio. Una ulteriore parte potrebbe anche estendersi alla Val Veny. Si tratta di un’ipotesi che si basa sull’utilizzo di strutture già esistenti e sulla realizzazione di altre nuove che consentirebbe in poche decine di minuti di raggiungere le valli. Un progetto comunque costosissimo (150 milioni di euro) che per il momento rimane nel libro dei sogni.