TORX: nel segno di Jonas Russi

TORX: nel segno di Jonas Russi
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Anche quest’anno il TORX non ha tradito le attese. L’edizione numero 13 del trail più duro al mondo, la quarta con anche Tor des Glaciers, Tot Dret e Passage au Malatra, si chiude oggi, sabato 17, con il Passage au Malatrà e l’arrivo degli ultimi corridori di Tor des Géants e Tor des Glaciers, ma è già un successo. Le condizioni meteo sono state pressoché perfette a eccezione della due giorni dedicata al Tot Dret in cui è caduta qualche goccia di pioggia che però non ha compromesso la gara degli atleti. Nella gara regina, il TOR330 di 330 km e 2.400 metri di dislivello, hanno preso il via 944 atleti con lo svizzero Jonas Russi che ha conquistato per la prima volta il trionfo dopo il secondo posto del 2021. Nel Tor des Glaciers 128 impavidi corridori hanno affrontato il temibile percorso di 450 km con 32.000 metri di dislivello tra le Alte vie 3 e 4 con il francese Sebastien Raichon che ha trionfato in 123h57’18” sbriciolando il precedente record di Luca Papi, terzo quest’anno, di 134h10’01” stabilito nel 2019. Il Tot Dret a cui hanno preso parte 386 runners ha visto per la prima volta nella sua storia una riconferma, merito del valdostano Henri Grosjacques che ha concesso il bis dopo il 2021. Il 33enne di Brusson, al netto della riduzione del percorso, ha stabilito anche il nuovo primato in 22h06’31” strappandolo a Giuliano Cavallo che nel 2019 stampò 23h01’25”.

Protagonisti dell’evento di trail più importante della nostra regione e non solo sono stati come di consueto anche i valdostani. Ben 158 al via tra TOR450 (6), TOR330 (59) e TOR130 (93) a cui vanno sommati i 109 protagonisti in gara oggi nel TOR30. I nostri atleti, finora, hanno conquistato 1 vittoria e 1 secondo posto, entrambi nel Tot Dret. Il migliore dei valdostani nel Tor des Géants è stato Vilmo Imperial di Gressan, ora residente a Verrayes, che ha concluso la sua fatica al 66esimo posto in 104h29’03”. «Sono stato bene dall’inizio alla fine, non avuto nessun problema fisico. – racconta Vilmo Imperial – A Gressoney mi sono perso nel bosco per via di una crisi di sonno, ma nonostante l’inconveniente ho completato la gara al meglio delle mie possibilità. A Courmayeur ho trovato davanti a me i miei famigliari schierati è stato stupendo. Ringrazio, in particolare, mia moglie Lorella per avermi seguito durante l’intero viaggio, anche lei ha fatto il Tor con me. Ho dormito 10 ore di cui 5 a Champoluc. È una grande soddisfazione per me aver concluso questa corsa, era il nono tentativo, finalmente ce l’ho fatta».

Al femminile, la prima valdostana a tagliare il traguardo è stata Marcella Pont, 123esima in 113h57’55”. L’allevatrice di Saint-Denis vanta un record quasi unico: ha terminato tutti e 6 i Tor des Géants a cui ha partecipato. «Mi sono divertita lungo tutto il cammino. - afferma Marcella Pont - Non ho avuto problemi, anche se ho sofferto un po’ il sonno: ho dormito solo 4 ore. Sono partita piano cercando di aumentare con il passare dei chilometri e la strategia ha funzionato. Questa gara è sempre un viaggio fantastico, tra le montagne che amo. Sapere di essere la prima valdostana mi riempie di orgoglio e mi ripaga di tutti i sacrifici e gli allenamenti fatti. Il momento più difficile è stato le notti passate in solitaria, ero molto stanca. Il mio sogno è il Tor des Glaciers, ma lo ritengo molto pericoloso. Fosse una gara di coppia, la farei immediatamente, ma il pensiero di essere sola di notte su un ghiacciaio mi incute timore».

La Valle d’Aosta è stata assoluta protagonista nel Tot Dret grazie alla riconferma di Henri Grosjacques e al secondo posto femminile di Katrin Bieler. «Il belga Florentin Gooris mi ha fatto faticare fino all’ultimo, ma ho tenuto duro portando a casa nuovamente il successo. - analizza Henri Grosjacques - La pioggia incontrata da Valtournenche in poi ha inciso, ma è stata meno fastidiosa rispetto al 2021. Dedico la vittoria a tutti i tifosi, amici e parenti, mi hanno dato la forza per arrivare fino in fondo».

Soddisfazione enorme anche per Katrin Bieler di Gressoney che alla prima partecipazione assoluta ha conquistato una magnifica piazza d’onore. «Non avevo nessuna tattica, era la mia prima gara lunga, perciò non avevo aspettative. - confessa Katrin Bieler - Ho cercato di gestire lo sforzo nel migliore dei modi cercando di non esagerare all’inizio come mi avevano consigliato. Non sapevo di essere seconda fino a quando non sono arrivata a Ollomont. In quel momento ero in compagnia di Denise Zacco, con lei abbiamo deciso di condividere l’avventura sino alla fine. Vedere i miei famigliari all’arrivo ad aspettarmi mi ha fatto commuovere. Devo ancora realizzare cosa ho fatto, è incredibile».

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