Refezione scolastica, in arrivo l’adeguamento delle tariffe del servizio
Si dovranno pagare 20 centesimi in più per i pasti del servizio di refezione scolastica a Borgofranco d’Ivrea. L’assessore comunale all’Istruzione Liliana Blasutta, a seguito del voto da parte della Giunta comunale, ha rimarcato che più che di un aumento si debba parlare piuttosto di un semplice adeguamento. «Un incremento legato all’indice Istat e previsto dal contratto con la società fornitrice cui è stato rinnovato l’appalto anche per il prossimo anno scolastico» specifica Liliana Blasutta, che aggiunge: «Ci siamo dovuti uniformare alle tariffe adottate dalle altre amministrazioni della zona, nonostante il fatto che per noi i costi siano molto più alti». Borgofranco, a differenza di molti altri Comuni, non può contare su un servizio interno ma deve rivolgersi a una ditta esterna. L'ammontare dell’appalto supera i 20 mila euro, che vengono in parte coperti da fondi comunali. E ancora si dovranno fare i conti con la crisi energetica all’orizzonte, riguardante l’erogazione di luce e gas, le cui maggiorazioni dovranno essere assorbite dall’ente comunale. Le 2 scuole d’infanzia di via Guido Rossa e della frazione Baio Dora contano rispettivamente 29 e 15 iscritti, quindi il singolo pasto (merenda compresa) costerà 5 euro e 20 centesimi per i bambini residenti in paese, con una maggiorazione di 20 centesimi per i non residenti. Nelle scuole primaria (116 alunni) e secondaria (77 allievi), invece, la tariffa (non comprensiva di merenda) è rispettivamente di 5 euro e 30 centesimi e 5 euro e 50 centesimi. Per quanto concerne il costo del servizio pre-scuola, le famiglie residenti spenderanno 25 euro al mese, mentre per chi abita in altri Comuni la spesa mensile sarà di 30 euro. Le tariffe per il post scuola sono rispettivamente di 18 e 21 euro. Infine, in riferimento al servizio di trasporto di cui fruiscono gli studenti residenti nel capoluogo e nelle cinque frazioni (Baio Dora, Biò, Campagnola, Ivozio e San Germano), la Giunta comunale ha approvato un’unica tariffa annuale pari a 100 euro. Riguardo alle famiglie residenti più fragili, l'amministrazione ha sostanzialmente confermato il sistema di agevolazioni previsto in passato in base ai valori Isee e al numero di figli, con sconti del 15 per cento, 30 per cento e 40 per cento, a seconda delle casistiche. In particolare, per le famiglie con Isee fino a 2.346,83 euro è prevista la tariffa minima di 2 euro, così come per i nuclei familiari con Isee fino a 6 mila euro che abbiano 3 o più figli.