Caro energia, gestione dei rifiuti, sanità e anti fascismo I candidati a confronto con il mondo delle associazioni
Si sono presentate solamente le forze schierate a sinistra all’incontro con le associazioni ospitato nella serata di giovedì scorso, 15 settembre, nella biblioteca Ida Desandré. I candidati hanno risposto alle domande dei rappresentanti del mondo associativo valdostano. Presente la lista «Valle d’Aosta aperta» con la candidata alla camera Erika Guichardaz e la candidata al senato Daria Pulz; «Italia Sovrana e popolare» con la candidata alla camera Loredana Ronc e il candidato al senato Alessandro Bichini, e Unione Popolare con la candidata alla camera Loredana De Rosa e il candidato al senato Francesco Lucat.
Giovanni Girardini, candidato alla camera de la Renaissance non ha potuto prendere parte all’appuntamento per un impegno, le altre liste non hanno risposto all’invito. Tra i temi discussi l’ambiente, le discariche, il nuovo ospedale, i diritti delle donne e delle persone queer, la lotta alla mafia e l’antifascismo. Moderatore dell’incontro è stato il giornalista dell’Ansa Thierry Pronesti. Le associazioni che hanno partecipato sono state Legambiente, La Valle non è una discarica, il Comitato discarica sicura Pompiod, Valle Virtuosa, Dora Donne in Vda, unione italiana Ciechi e Ipovedenti Vda, Coordinamento Disabilità Valle d’Aosta, Comitato Vallée Santé, Arci, Libera, Arcigay Queer, Anpi e Cittadinanza Attiva.
Legambiente ha chiesto come mai con i costi bassi delle centrali valdostani i cittadini devono pagare lo stesso prezzo del gas che viene dalla Russia, Erika Guichardaz ha risposto che «il problema è la speculazione dei privati e bisognerebbe tassare gli extraprofitti dei colossi energetici, naturalmente per noi sarebbe importante che Cva rimanesse una partecipata pubblica». Per quanto riguarda la costruzione di nuove discariche e di inceneritori sul territorio regionale, Daria Pulz ha spiegato che «Bisogna tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini ed impedire la costruzione di nuove discariche e inceneritori, ma per fare questo bisogna anche pensare a come ridurre i rifiuti, e magari iniziare il sistema del porta a porta che dove è stato utilizzato si è rivelato molto efficace». Poi è stato il momento dei temi sociali, e della mancanza di norme a favore delle donne. Loredana Ronc di Italia Sovrana e Popolare ha spiegato: «Le donne ricoprono un ruolo fondamentale da madri a moglie fino a lavoratrici, bisognerebbe attuare dei controlli affinché possano ricoprire i ruoli che meritano, oltre al fatto che è necessaria un’attenzione maggiore al problema della violenza di genere, che è diventata un’emergenza».
Capitolo privatizzazione della sanità, ha preso la parola Francesco Lucat: «La sanità privata favorisce il mondo del profitto, in Veneto e in Lombardia oramai si sta andando verso questa direzione e noi non dobbiamo copiare quel modello come vorrebbe qualcuno anche qui in Valle d’Aosta. Il problema della sanità è prettamente a livello di finanziamenti - continua Francesco Lucat - perché i soldi che mancano vengono utilizzati per altro». L’associazione Libera ha chiesto ai candidati cosa pensano della proposta di abolire l’ufficio dello scioglimento dei consigli comunali per mafia. Tutti i candidati hanno esposto la loro contrarietà, ribadendo anche il loro disappunto in merito alla legge Cartabia che restituisce i beni confiscati ai mafiosi dopo che hanno scontato la pena. Arcigay Queer ha chiesto ai candidati un parere sul matrimonio egualitario che in Italia non è riconosciuto. «Nessuno può ostacolare la volontà di qualcuno di sposarsi o di adottare figli, - ha risposto Loredana De Rosa - per noi è una cosa fin troppo ovvia che ci sembra quasi strano diventi richiesta di un diritto».
Per ultimo il tema dell’antifascismo e la difesa della Costituzione. «Il nostro è un paese con poca memoria - ha affermato Daria Pulz - e spero che ci sia una ripresa dei valori antifascisti all’interno della politica in generale». Alessandro Bichini ha concluso ricordando che la sua lista è contraria alle sanzioni alla Russia e all’invio di armi all’Ucraina, e che l’Italia deve uscire dall’Europa e dalla Nato. Per il candidato al senato di Italia Sovrana e Popolare «solamente combattendo i poteri forti si può dare un segnale di vero antifascismo e di difesa della Costituzione».