Plaisirs de Culture compie 10 anni Edizione dedicata alla sostenibilità
La Valle d’Aosta ha aderito all’edizione 2022 delle Giornate Europee del Patrimonio con la decima edizione di Plaisirs de Culture, organizzata dall’Assessorato dei Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio, in collaborazione con l’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali e con la partecipazione dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta.
La rassegna culturale - presentata martedì scorso, 6 settembre, dalla Soprintendente per i beni e le attività culturali Cristina DeLa Pierre, dalla dirigente della Struttura Patrimonio storico-artistico e gestione siti culturali Viviana Maria Vallet, dal coordinatore del Dipartimento politiche sociali dell’Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali della Valle d’Aosta Vitaliano Vitali e dal direttore generale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta Massimo Uberti - si terrà da sabato 17 a domenica 25 settembre in varie località della Valle d’Aosta. Il tema della manifestazione sarà il Patrimonio culturale sostenibile, argomento che si rivela, quest’anno, quanto mai calzante per celebrare l’importante traguardo raggiunto per la regione, forte del suo passato ma con uno sguardo fiducioso verso gli anni futuri.
Per festeggiare al meglio il traguardo dei 10 anni, sono stati programmati innumerevoli appuntamenti, i cui diversi tagli e approcci possono raggiungere pubblici e ambiti di interesse anche molto diversi tra loro.
130 appuntamenti, 63 partner di cui 22 Comuni per una grande manifestazione corale che, nel suo decennale, coinvolge l’intero territorio regionale per sottolineare come la valorizzazione del passato e la preparazione di un futuro responsabile non solo siano compatibili, bensì intimamente legate. Il filo conduttore della sostenibilità si esprimerà per circa 10 giorni attraverso spettacoli, passeggiate, presentazione di risultati dei progetti europei, visite multiculturali, approfondimenti su cantieri di restauro, presentazione di libri, mostre, conferenze, laboratori, visite ai luoghi di culto e visite in notturna.
Attraverso le molteplici manifestazioni del patrimonio culturale passa quindi una capillare opera di educazione e sensibilizzazione in grado di accompagnare la comunità, e in particolare le giovani generazioni, verso la progressiva costruzione di un avvenire realmente e concretamente sostenibile.
Il patrimonio culturale è sostenibile per sua stessa natura, perché è arrivato fino a noi, conservato, restaurato, resiliente. La sostenibilità è un tema di forte attualità, sentito e variegato, le cui molteplici sfaccettature consentono altrettanti approcci, tra cui anche quello dell’accessibilità e del benessere psico-emotivo derivante dal contatto diretto con l’arte, con la Bellezza e con la musica. Da qui nasce la collaborazione dell’Assessorato dei Beni culturali con le strutture regionali delle Politiche sociali e con l’attiva partecipazione dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta che propone il suo grande lavoro di inclusione: “Interferenze, luoghi di cortocircuito, dove la cultura cura”. Un progetto messo in campo grazie a fondi europei che intende coinvolgere tutta la popolazione sul tema dell’invecchiamento e delle malattie neurogenerative attraverso l’arte, la cultura e la musica. Un ricco programma all’insegna della contaminazione tra divulgazione scientifica, linguaggi ed espressioni artistiche e culturali.
Giovedì 15 settembre, alle 17.30 nel Seminario vescovile di Aosta, è in programma un’anticipazione degli appuntamenti organizzati dall’Azienda Usl della Valle d’Aosta nell’ambito del progetto Interferenze. Un dialogo a più voci sul welfare culturale con l’intervento di Massimo Uberti, direttore generale dell’Azienda Usl Valle d’Aosta, Chiara Serpieri, direttrice generale dell’Azienda sanitaria Verbania-Cusio-Ossola, Viviana Vallet, dirigente della Struttura Patrimonio storico-artistico e gestione siti della Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali, Beatrice Sarosiek, consulente della Fondazione Compagnia di San Paolo, project manager del "Cultural Wellbeing Lab nell'ambito di Well Impact" della medesima Fondazione, Cristina Rositano, neuropsicologa del progetto Pro.Sol-Senior per la Cooperativa sociale Il Margine e l’artista Chicco Margaroli.
Ad aprire ufficialmente la decima rassegna culturale di Plaisirs de Culture sarà la performance Linguaggi invisibili. Silenziose connessioni con la natura, prevista alle 18 di venerdì 16 settembre, nel giardino del Seminario vescovile di Aosta in via Xavier De Maistre, oggetto di un recente restauro che ha restituito alla facciata di questo elegante edificio settecentesco la sua raffinata bellezza. La performance, studiata appositamente per esprimere lo spirito della tematica, vedrà l’esibizione degli allievi dell’associazione sportiva dilettantistica Jubjoter di Aosta, diretta da Arcangela Redoglia, in collaborazione con l’artista Riccardo Mantelli e l’attore Andrea Damarco. Uno spettacolo originale e coinvolgente dal forte potere simbolico ed evocativo che bene rappresenterà il delicato equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. Sul medesimo tema verterà inoltre il successivo intervento del conduttore televisivo Rai Federico Quaranta che stimolerà una riflessione a partire dal suo libro Terra. Riscoprire le nostre origini per costruire un futuro migliore. L’intervento, moderato da Enrico Montrosset, è allietato dal gruppo FaStYle formato da Francesco Favaro al sax e Stefano Réan alla chitarra che accompagnano la cantante Ylenia Mafrica.
Al termine, visite guidate alla Biblioteca e alla cappella del Seminario vescovile con approfondimenti sui recenti interventi di restauro. È prevista la traduzione nella Lingua Italiana dei Segni. Verrà quindi offerto un aperitivo curato dai partecipanti al progetto di inclusione “Il cielo in una pentola” della Cooperativa sociale C’era l’Acca e dall’Unione regionale cuochi della Valle d’Aosta. I programmi dettagliati sono disponibili sul sito dell'Usl e su quello della Regione.