“Affidiamo la Diocesi e l’intera Valle d’Aosta a san Grato”

“Affidiamo la Diocesi e l’intera Valle d’Aosta a san Grato”
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Sono stati tanti i fedeli convenuti in Cattedrale mercoledì scorso, 7 settembre, per celebrare la festività di san Grato, patrono della Diocesi e della città di Aosta. La Messa solenne è stata concelebrata da monsignor Franco Lovignana con il vescovo emerito monsignor Giuseppe Anfossi, con numerosi sacerdoti e alcuni diaconi. La Cappella Musicale Sant’Anselmo diretta dall’organista Flavio Desandré e supportata dall’assemblea ha animato la liturgia. Il Vescovo dopo aver dato il benvenuto ai presenti ha detto: «Oggi vi restituiamo la cassa con le reliquie di san Grato, che è ritornata in tutta la sua bellezza originale e verrà posta alla venerazione dei fedeli nella sua cappella anch’essa restaurata, sobria ma molto bella. E poi affidiamo la nostra Diocesi e l’intera Valle a san Grato in questo momento ancora difficile in cui alla pandemia, non ancora del tutto sconfitta, si aggiunge anche la crisi economica. Saluto il vescovo emerito monsignor Anfossi, i fratelli sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le autorità civili e militari che ci onorano della loro presenza, i volontari di Fontainemore per il servizio di portare da secoli la cassa reliquiaria del Santo in processione, e poi un ringraziamento ai monaci benedettini di Rhêmes-Notre-Dame, che dopo anni di preziosi servizi lasciano la nostra valle per trasferirsi nel monastero di Novalesa in val di Susa».

Il Vescovo di Aosta dopo aver esortato i fedeli e i sacerdoti ad impegnarsi per l’attuazione delle unità parrocchiali, che sono il tema della sua Lettera Pastorale, ha incentrato il seguito dell’omelia su tre parole: vita, unità, andare. «Quando la Chiesa difende la persona dalla nascita alla morte, del migrante, dell’anziano, del malato, del lavoratore lo fa guidata dalla ragione e illuminata dalla Rivelazione divina. Sull’unità - ha evidenziato il Vescovo - san Paolo dice di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace». «Sulla parola andare - ha concluso - fratelli e sorelle rivolgo un appello. Anche quando non siete pienamente convinti di questa formula, nondimeno aiutate, dite la vostra, ma soprattutto date una mano alla nascita delle unità parrocchiali». Al termine della Messa si è svolta la tradizionale processione con le reliquie di san Grato per le vie del centro, mentre i fedeli hanno cantato il Magnificat, Il tuo popolo in cammino, Christus Vincit, e la banda cittadina ha suonato pressoché incessantemente l’inno a san Grato. La processione ha sostato in via De Tillier davanti alla cappella del Santo, con il Vescovo che ha recitato la preghiera per la benedizione della città e della Diocesi valdostana. Le celebrazioni in onore del patrono si sono poi concluse in Cattedrale con il ringraziamento del Vescovo ai fedeli e la sua benedizione.

La sosta davanti alla Cappella di san Grato e, sotto, la processione in piazza Chanoux

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