Incidente mortale con la tuta alare La Procura archivia l’inchiesta
E' stata una perdita di portanza della tuta alare, provocata verosimilmente da un cambio di correnti, a causare la morte, giovedì 21 luglio scorso, di un base jumper israeliano sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco.
E' quanto ha appurato l'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti aperta dalla Procura di Aosta: all'esito di questa ricostruzione, il pm Giovanni Roteglia ha chiesto l'archiviazione del fascicolo.
A riprendere gli ultimi attimi di vita di Jonathan Trango, cittadino israeliano di 45 anni residente in Spagna, è stata l'action cam che indossava l'amico con sui si era lanciato dall'Aiguille Croux, a 3.251 metri di altitudine.
Jonathan Trango procedeva per primo quando improvvisamente aveva perso il controllo della tuta alare sopra il ghiacciaio del Freney, perdendo quota per poi schiantarsi a circa 2.600 metri. Nel video si vede che il compagno di lancio aveva invece continuato a planare, sopravanzando Jonathan Trango, per poi aprire il paracadute e atterrare.