Il Palazzo Cogne, da edificio storico a monumento al degrado
Lo storico Palazzo Cogne, in corso Battaglione ad Aosta, rischia di diventare l’ennesimo monumento all’incuria e al degrado nel cuore della città. Infatti in questi giorni molti hanno notato che diversi pannelli di marmo alla base delle colonne del porticato dell’edificio si sono staccati e giacciono sul marciapiede senza che nessuno se ne curi. E altri sono evidentemente in procinto di fare la stessa fine. Eppure lo scorso mese di luglio erano state rimosse le transenne, installate per il rischio di possibili crolli, che impedivano di transitare sotto e nei pressi del porticato. In 3 settimane, infatti, si erano conclusi gli interventi di verifica di sicurezza sulle lastre di rivestimento degli esterni dell’immobile, avviati dalla Regione alla fine di giugno. L’intervento aveva comportato l’impiego di piattaforme aeree dotate di bracci articolati per consentire l’accurata battitura manuale e meccanica di tutti i rivestimenti delle facciate esterne sino alla sommità dell’edificio. Ora però il Palazzo Cogne sembra abbandonato al suo destino: la Regione ha tentato di venderlo ma non sono giunte manifestazioni di interesse. Peraltro gli spazi interni sono vuoti dopo che le attività del Ccs Cogne sono state trasferite in altre sedi visto che il fabbricato è stato dichiarato inagibile. All’orizzonte si delinea, quindi, un futuro incerto per il Palazzo Cogne, costruito oltre 80 anni fa - opera approvata dal Podestà il 4 marzo del 1940 - e realizzato dal giovane e già affermato architetto Giò Ponti. Sarebbero necessari, infatti, importanti lavori di ristrutturazione e la sola voce del riscaldamento, viste le dimensione e l’altezza dei soffitti dei suoi locali, pesava enormemente sul bilancio del Ccs Cogne che non riusciva a pagare le bollette già prima della devastante crisi energetica odierna. Il Palazzo Cogne, perciò, sembra già condannato a essere dimenticato mentre cadono a terra i primi pezzi.