Caro energia, incontri in Regione Cogne: slitta ancora la riapertura
La Giunta regionale è al lavoro in questi giorni sul dossier dei rincari dei costi energetici. Vi sono stati alcuni incontri tecnici e la prossima settimana sono in programma riunioni con le associazioni di categoria, i sindacati e i consumatori. L'obiettivo è di definire al più presto un pacchetto di aiuti, da proporre al Consiglio Valle, a favore delle famiglie e delle imprese per contrastare gli effetti del rialzo.
L’Adava incontra la Giunta regionale
In questo contesto, allarmato dallo stato in cui versa la situazione del caro bollette, il presidente degli albergatori valdostani Filippo Gérard incontrerà martedì 6 settembre la Giunta regionale chiedendo che «Vengano messe in atto misure concrete, immediate e significative».
In una lettera, il presidente Filippo Gérard ha voluto rendere note ai colleghi le proprie intenzioni nonché fornire importanti aggiornamenti in merito alle prese di posizione adottate da Federalberghi a livello italiano. «La preoccupazione per un aumento esponenziale dei costi per energia elettrica, gasolio, gas e pellet oltreché per le condizioni generali del mercato che sono a dir poco incerte tra inflazione galoppante e avvisaglie di recessione non ci permettono di guardare con serenità ai prossimi mesi. - si legge nel documento - Il grido d'allarme è stato lanciato anche dal nostro presidente nazionale Bernabò Bocca alla lettura dei risultati di un'indagine condotta dal centro studi di Federalberghi che ha esaminato nel dettaglio le bollette (luce e gas) di un campione rappresentativo di albergatori, registrando in media un aumento nel mese di luglio 2022 più che triplicato rispetto a luglio 2021: questo significa che oltre il 18 per cento del volume d'affari del settore viene assorbito dal pagamento delle forniture di energia elettrica e di gas. La richiesta che stiamo dunque sostenendo a livello centrale tramite la nostra Federazione è quella di sterilizzare gli aumenti fissando un tetto al prezzo del gas e dell’energia elettrica e riconoscendo un credito di imposta che compensi gli aumenti record sin qui registrati».
Cogne Acciai Speciali, slitta ancora la riapertura
E’ stata nuovamente rinviata la riapertura del reparto acciaieria della Cogne Acciai Speciali chiuso da venerdì scorso, 26 agosto, - insieme all'area gestione materie prime e al laboratorio chimico - a causa dei rialzi del costo di gas ed energia elettrica che porterebbero l'azienda a produrre in perdita.
I vertici della società hanno comunicato mercoledì 31 agosto ai sindacati di categoria Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil che il forno elettrico, e quindi il reparto acciaieria, non ripartirà prima della mattina di lunedì prossimo, 5 settembre.
Lunedì 29 agosto, in una prima riunione con le organizzazioni dei lavoratori, la società aveva ipotizzato di poter riaprire il reparto da giovedì 1° settembre se mercoledì 31 agosto fosse arrivato un decreto del Governo per calmierare i prezzi di gas ed energia.
Intanto scatta lo stop in 2 reparti dell'area forgiati, coinvolti dopo la chiusura del forno elettrico: la fucina da mercoledì scorso a lunedì 5 settembre, e il tbb (un treno di laminazione), da giovedì 1° settembre a martedì 6.
Per tutti i dipendenti coinvolti - fino a 188, su un totale di 1.190 - l'azienda ha ottenuto la cassa integrazione guadagni straordinari.
All’incontro con la dirigente del personale di Cogne Acciai Speciali Ilaria Fadda erano presenti i sindacalisti Fabrizio Graziola della Fiom Cgil, Fausto Renna della Fim Cisl e Gabriele Noto della Uilm Uil. L’acciaieria aostana, in cui da poco è entrato come socio di maggioranza il gruppo taiwanese Walsin Lihwa Corporation, aveva spiega che a inceppare la programmazione produttiva sono soprattutto i picchi di rialzo imprevedibili, fino al 30 per cento da un giorno all’altro. Le bollette mostrano aumenti vertiginosi: un milione di euro di gas pagati a luglio 2021 sono diventati 5,8 milioni quest’anno. Per lo stesso mese la bolletta dell’elettricità è passata da 1,9 a 4,6 milioni.