Identificati i resti mummificati di un alpinista disperso da 32 anni

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Sono di Thomas Flamm, un alpinista tedesco che risultava disperso da 32 anni, i resti mummificati trovati martedì 26 luglio scorso sul ghiacciaio Stockji, a 3.092 metri di quota, a Zermatt, non lontano dal Cervino.

Lo hanno appurato i test del Dna condotti dopo il ritrovamento da parte di 2 alpinisti francesi che percorrevano l'Haute Route, l'itinerario alpinistico che collega Chamonix a Zermatt.

L'uomo, all'epoca 27enne, nell'agosto del 1990 aveva l'intezione di partire da Chamonix per raggiungere Domodossola, passando attraverso le Alpi del Vallese. Dopo aver scalato il Monte Bianco, il giovane era stato visto l’ultima volta in un rifugio nella Valpelline. Voleva salire su alcune delle cime più belle e difficili della Valle d'Aosta e il 1° agosto 1990 in una telefonata alla madre aveva annunciato di voler scalare il Cervino. Da quella chiamata però di lui non si è più saputo nulla. Non era mai arrivato a destinazione - ricorda la polizia del Canton Vallese - e le ricerche dell'epoca avevano dato esito negativo. «Il ritiro dei ghiacciai fa emergere sempre più resti di alpinisti scomparsi da diversi decenni», fa sapere la Polizia cantonale.

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