Viola il divieto di avvicinamento alla ex in vacanza a Courmayeur

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Accusato di aver violato il divieto di avvicinamento alla ex, un trentacinquenne di Frosinone è stato arrestato dai carabinieri a Courmayeur. I due condividono la custodia dei figli. La donna la sera di giovedì 1° settembre ha chiamato il 112 dopo averlo notato in un bar del centro di Courmayeur che lei frequenta abitualmente. I militari lo hanno arrestato in quanto ha violato il divieto di avvicinamento, visto che si trovava a meno di 100 metri. Ieri, venerdì 2, la Procura avrebbe dovuto scarcerarlo per via di un mancato aggiornamento legislativo che non fa prevedere la misura cautelare in casi di questo tipo. Sentendo la donna, però, gli inquirenti hanno inquadrato il comportamento come l'ultimo di una serie: di qui l'ipotesi di reato di atti persecutori (stalking). Arrivando da Frosinone in Valle d'Aosta, la donna ha riferito di essere stata affiancata lungo l'autostrada dal suo ex, alla guida di un'auto sportiva, che ha visto anche sotto all'albergo di Courmayeur dove è in vacanza. Così in tarda mattinata è stato fissato il giudizio per direttissima, con l'uomo accusato di violazione del divieto di avvicinamento e stalking. L'uomo ha riferito invece di essere andato a Courmayeur per trascorrere una breve vacanza e che la presenza della sua ex non ha influito sulla decisione. Il fascicolo è affidato al pm di turno, Giovanni Roteglia. Al termine dell'udienza, il giudice Maurizio D'Abrusco ha convalidato l'arresto per violazione del divieto di avvicinamento ma ha ritenuto che non vi fossero i presupposti per lo stalking, emerso soltanto dopo che la donna è stata sentita dagli inquirenti. In virtù dei contestati atti persecutori, il pm Giovanni Roteglia aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari a Frosinone, che però il giudice non ha potuto concedere in presenza della sola violazione del divieto di avvicinamento. Il 35enne è quindi tornato in libertà, sottoposto comunque al divieto di avvicinamento disposto dal Tribunale di Frosinone. Il giudice ha restituito alla Procura di Aosta gli atti riguardanti l'ipotesi di atti persecutori e fissato per lunedì 19 settembre il giudizio direttissimo per la violazione del divieto di avvicinamento. L'uomo, alla guida di una Ferrari, era venuto a Courmayeur insieme alla sua nuova compagna.

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