Saint-Oyen, verso il voto domenica 13 novembre Avviata la procedura per il commissariamento
I poco meno di 200 elettori di Saint-Oyen saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale domenica 13 novembre. Questa almeno è l’intenzione espressa dalla Presidenza della Regione, che vorrebbe far svolgere le elezioni nello stesso giorno di quelle di Valsavarenche. Fino a quella data, il Comune sarà commissariato. La “valanga” di dimissioni che ha portato alla decadenza del Consiglio comunale guidato dal sindaco Natalino Proment si è completata questa settimana: dopo quelle del vicesindaco Piero Lutzu, dell’assessore Mathieu Cerisey e della consigliera Silvia Balagna, sono infatti arrivate - come previsto - anche quelle di Patrick Sacchetto e di Alessio Desandré, che hanno fatto salire il numero delle defezioni alla metà esatta dei componenti, 5 su 10. «La normativa regionale concernente il Sistema delle autonomie in Valle d’Aosta individua, tra le cause di scioglimento dei Consigli comunali, la “riduzione del Consiglio comunale, per impossibilità di surroga, alla metà dei componenti assegnati al Consiglio. - si legge nel comunicato della Presidenza della Regione - Nella seduta di lunedì prossimo l’Esecutivo esaminerà dunque la delibera riguardante la richiesta di parere al Consiglio regionale in merito allo scioglimento del Consiglio comunale di Saint-Oyen». La seduta straordinaria del Consiglio Valle dovrebbe tenersi tra venerdì 9 e martedì 13 settembre prossimi.
«Non mi aspettavo che andasse a finire così. - commenta amareggiato Natalino Proment - Entro la fine dell’anno, in base agli accordi presi a inizio legislatura, avrei ceduto la fusciacca al vice Piero Lutzu, quindi non immaginavo questo sviluppo. E’ una batosta a livello personale e un dispiacere per tutti: per la Giunta, per il Consiglio, per il paese. Ora spero che si faccia tutto nei tempi più brevi possibili in modo che Saint-Oyen non abbia a rimetterci da questa situazione. Le cose più urgenti le abbiamo comunque approvate nell’ultima riunione della Giunta comunale di martedì».
«La speranza è che questa vicenda non lasci strascichi in paese. - prosegue Natalino Proment - Io, sicuramente, non mi candiderò più. Ero in amministrazione dal 1980, tanto tempo, forse troppo... A parte questo finale, la mia esperienza è stata più che soddisfacente: sono contento di aver lavorato per il paese e per tutta la Valle d’Aosta, per quel poco che ho potuto fare». Di fronte a questo episodio, c’è chi torna a parlare dell’opportunità della fusione in Comuni di maggiori dimensioni. «E’ possibile che sia una soluzione, considerato l’aumento della burocrazia e la difficoltà a trovare persone che si mettano a disposizione nelle realtà più piccole. - risponde Natalino Proment - Ma si tratta di un iter lungo, non si può fare dall’oggi al domani».