Vallée d’Aoste: «Saremo la voce dei valdostani»
Non sarà un campo largo autonomista progressista ma un progetto per portare più risorse possibili alla Valle d’Aosta. I 2 candidati della lista Vallée d’Aoste, Franco Manes per la Camera e Patrik Vesan al Senato, hanno annunciato ieri, venerdì 26 agosto, nella conferenza di presentazione tenutasi al Ristorante Bataclan di Aosta, che se verranno eletti aderiranno al gruppo per le autonomie. Nonostante i simboli di Italia Viva, Azione e Partito Democratico all’interno della lista, i 2 candidati non intendono al momento prendere una posizione netta nei confronti dello schieramento di destra o di un futuro Governo con premier Giorgia Meloni, evidenziando che il progetto Vallée d’Aoste «Non ha avversari politici ma lavora esclusivamente per gli interessi dei valdostani». Ad introdurre la conferenza è stata la vicepresidente dell’Union Valdôtaine Sara Favre, che ha voluto chiarire le diatribe degli ultimi giorni all’interno della coalizione per la scelta dei candidati. «In politica il dibattito è normale e non deve per forza essere visto come una cosa negativa. - ha sostenuto Sara Favre - Il percorso che ci ha portato a scegliere i nostri 2 candidati rappresenta il fatto che all’interno del nostro schieramento c’è una vivacità politica che è ben auspicabile, ed è assolutamente una cosa normale. Intendo chiarire che non siamo divisi e a differenza di altri partiti noi non abbiamo avuto un diktat dall’alto, è normale che si è creato un confronto acceso prima di arrivare alla scelta definitiva». Lo slogan scelto per la lista è “La tua voce: la force de l’autonomie”, a rappresentare il fatto che i 2 candidati vogliono andare a Roma per diventare la voce dei valdostani. Il primo candidato ad essere presentato è stato Patrik Vesan, professore associato di scienze politiche all’Università della Valle d’Aosta. «Quel che ho da dire è che per me sono fondamentali 5 parole che mi descrivono: concretezza, lungimiranza, determinazione, comunità e persona. - afferma Patrik Vesan - Credo che un parlamentare debba essere come un cane ovvero prima di tutto un segugio, perché deve stare dietro a tutti gli atti amministrativi fondamentali per la Valle d’Aosta, poi un mastino, perché bisogna sempre stare sui dossier, ed infine un cane da riporto, perché bisogna restituire alla comunità». Poi è arrivato il turno di Franco Manes, classe 1963, sindaco di Doues e presidente del Consorzio enti locali della Valle d’Aosta. «Sono una persona estremamente semplice che ama stare tra la gente e dialogare dei problemi comuni. - dice di sè Manes - Come presidente del Celva ho imparato in questi anni che la cosa più importante è fare gioco di squadra per mettere al primo posto l’individuo». Franco Manes ha poi spiegato il progetto Vallée d’Aoste: «Questa coalizione non è solo un insieme di movimenti e partiti ma qualcosa che ha l’obiettivo di poter lavorare e mettere le basi per il futuro. Il futuro passa attraverso la concretezza, e noi vogliamo capire i veri problemi delle persone che devono essere affrontati. Il nostro motto è stato scelto perché vogliamo essere la forza dell’autonomia e la voce dei valdostani a Roma, anche perché stiamo vivendo un momento a livello nazionale dove la sensibilità nei confronti delle autonomie speciali è ai minimi termini. Un parlamentare deve essere secondo me sia la voce dei valdostani a Roma ma anche la voce in Valle d’Aosta di quel che succede a Roma». In merito alle altre liste in campo, Franco Manes ha poi sottolineato: «Non temiamo nessuno perché stiamo facendo un percorso sereno per l’interesse dei valdostani. Non ci sentirete mai attaccare qualcuno perché per noi non c’è nessun avversario politico».