Personale non docente nelle scuole Un incontro tra sindacati e Regione

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I rappresentanti dello Snals, insieme a quelli di Savt-école e Flc-Cgil, hanno partecipato martedì 23 agosto a un incontro convocato dal presidente della Regione Erik Lavevaz per discutere della situazione del personale non docente delle Istituzioni scolastiche regionali. Alla riunione erano presenti anche i responsabili delle Federazioni della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl, UiI e Savt, nonché l’assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri, la sovrintendente agli Studi Marina Rey e la coordinatrice del personale regionale Angela Battisti. Lo Snals ha illustrato le difficoltà segnalate dal personale docente e non docente a causa della scarsità di organico che affligge pressoché tutte le Istituzioni scolastiche, esprimendo la propria preoccupazione per i riflessi sul benessere dei dipendenti sul luogo di lavoro. In particolare, lo Snals ha innanzitutto chiesto la puntuale ricognizione del personale in part-time e il conseguente completamento dell’orario di lavoro con nuove risorse. Quindi la verifica del personale con limitazioni della prestazione lavorativa, per garantire l’effettiva presenza di risorse sufficienti ad assicurare la vigilanza e le pulizie nelle scuole. Poi l’aumento della pianta organica del personale non docente, anche in ragione dell’aumentato carico di lavoro richiesto alle segreterie delle Istituzioni scolastiche a seguito dell’assegnazione alle scuole di compiti in precedenza espletati dal personale della Sovrintendenza. A tutto ciò va aggiunto l’adeguamento dell’indennità di bilinguismo per tutto il personale non docente, come previsto dalla normativa vigente. Infine sono stati chiesti un intervento sistemico per consentire alle Istituzioni scolastiche di svolgere correttamente le procedure richieste dal Pnrr e dai Progetti europei e l’adeguamento della retribuzione dei Capi dei Servizi di segreteria, in ragione della sempre maggiore complessità del loro lavoro. Lo Snals in una nota ricorda che che «Il calendario scolastico non ammette ritardi o rinvii e, pertanto, le risorse di personale vanno garantite prioritariamente alle scuole, anche prevedendo nuove forme di incentivo per i lavoratori».

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