La Regione dichiara lo stato di avversità atmosferica

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L’assessore regionale all’Agricoltura Davide Sapinet ha firmato martedì scorso, 16 agosto, il decreto che dichiara lo stato di avversità atmosferica assimilabile a calamità naturale sull’intero territorio regionale. L’atto è motivato dal perdurare della grave situazione di carenza idrica conseguente all’eccezionale scarsità di precipitazioni registrate a partire dall’autunno scorso, associata a temperature giornaliere di gran lunga superiori alla media dal mese di febbraio ad oggi. L’Assessorato ha anche preso atto, si legge nel decreto, delle segnalazioni pervenute dai consorzi di miglioramento fondiario, che evidenziano l’impossibilità di rispettare le normali turnazioni e la riduzione della fornitura di acqua alle imprese agricole, così come delle comunicazioni da parte degli agricoltori e delle associazioni di categoria che segnalano importanti perdite di foraggio e una difficoltà crescente a reperire acqua per dare da bere al bestiame e per la conduzione degli alpeggi.

I sopralluoghi effettuati dai periti del Dipartimento Agricoltura, in particolare negli alpeggi, hanno confermato quanto evidenziato dalle imprese agricole, dai consorzi di miglioramento fondiario e dalle associazioni e, nello specifico, Arpa VdA ha calcolato, con riferimento al mese di luglio, una riduzione media del 33 per cento della produttività della superficie prato-pascoliva regionale, rispetto allo stesso periodo del quadriennio 2018-2021. Tale situazione generale potrebbe causare la demonticazione anticipata delle mandrie, il che renderebbe necessaria la previsione di deroghe agli impegni previsti per la concessione degli aiuti per la gestione dei pascoli e per la monticazione.

Confagricoltura: “Il Governo nazionale sostenga gli alpeggi”

«Attendiamo con ansia le piogge, con la speranza che non si verifichino eventi di forte intensità. Il governo nazionale sostenga i nostri alpeggi». A dirlo è Morena Danna, coordinatore regionale di Confagricoltura. «In ogni caso la campagna, purtroppo, è compromessa, - dichiara Morena Danna - con gravi danni per la produzione di tutte le colture e in particolare di fieno; a causa della concomitanza delle alte temperature, abbiamo anche una minor produzione di latte con conseguenze sull'ottenimento dei formaggi, in primis della nostra pregiata Fontina».

Confagricoltura, che nei giorni scorsi ha incontrato l'assessore regionale all'agricoltura Davide Sapinet, apprezza gli sforzi dell'Amministrazione regionale per contrastare l'emergenza. «Abbiamo espresso la nostra soddisfazione per le iniziative messe in atto dall’Assessore - conclude Morena Danna - e ci auguriamo che ora il governo nazionale faccia uno sforzo per sostenere in particolare le aree montane: in Valle d'Aosta abbiamo necessità di intervenire sui consorzi di miglioramento fondiario e di migliorare le condizioni degli alpeggi, che rappresentano una delle più importanti risorse della nostra regione».

Coldiretti: “Un atto necessario per non perdere gli aiuti”

«In assenza dei requisiti per richiedere lo stato di calamità, questo provvedimento va nella direzione sollecitata dalla nostra organizzazione e fotografa la situazione di grave carenza idrica e di scarsità di precipitazioni che stanno causando pesanti conseguente sulla capacità produttiva dell’agricoltura e dell’allevamento valdostani. - sottolineano Alessio Nicoletta ed Elio Gasco, presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta - E’ un atto necessario affinché le nostre aziende zootecniche non perdano gli aiuti previsti per la monticazione e la gestione dei pascoli in caso di desarpa anticipata. La firma del decreto per Coldiretti non è però che l’inizio di un percorso per sostenere le aziende alle prese con un insostenibile aumento delle materie prime e dei costi energetici che determinano un significativo calo di marginalità del lavoro agricolo. “Occorre stanziare al più presto fondi necessari per consentire di superare questo momento di impasse generato prima dalla pandemia, poi dal conflitto in Ucraina e in ultimo dalla siccità, condizioni che rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza di imprese attive da decenni».

Omar Tonino: “Stato di calamità: se non ora, quando?”«Va bene il decreto regionale di avversità atmosferica. Tuttavia la dichiarazione da parte di Roma dello stato di calamità avrebbe permesso di accedere a fondi nazionali da cui invece rimarremo esclusi». E’ il commento di Omar Tonino, presidente dell’Arev - Association Régionale Eléveurs Valdôtains. «Pensando allo stato di calamità mi chiedo: se non ora, quando? - prosegue Omar Tonino - Parlando con gli associati, tutti dicono che una situazione del genere non si era mai vista. In alpeggio c’è meno erba e più matura, quindi le produzioni di latte sono molto inferiori e in certi posti si rischia addirittura di rimanere senz’acqua. Le piogge di questi ultimi giorni in altitudine ormai servono a poco, possono dare un aiuto in bassa quota per avere un po’ più di erba in autunno».

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