Casa Bringhen a Quincinetto, inaugurazione in primavera dopo i lavori di ristrutturazione
Il progetto per i lavori di restauro di Casa Bringhen, a Quincinetto, comprensivi di opere di messa in sicurezza e riqualificazione dell’immobile, a seguito del parere positivo emesso dalla Sovrintendenza della Città Metropolitana di Torino, verrà reso esecutivo subito dopo l’estate. I costi dell'opera ammonterebbero a 166mila euro, di cui 64mila coperti grazie al Gal Valli del Canavese, 50mila con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e i restanti 52 mila a carico del Comune.
Lo storico edificio, costruito nel 1829, sorge nella centrale piazza Vittorio Emanuele, vicino alla chiesa parrocchiale, ed è stato donato al Comune dagli eredi della proprietaria Agnese Bringhen.
La sua nuova destinazione d’uso sarà diventare punto nevralgico per la promozione turistica del territorio.
«La Giunta comunale - spiega il sindaco Angelo Canale Clapetto - ha approvato il progetto esecutivo per l’inizio dei lavori, prevalentemente incentrati sul consolidamento delle strutture murarie e della copertura, passando poi al rifacimento dell’impiantistica. Inizieremo a settembre, con taglio del nastro inaugurale in primavera». Secondo il progetto, al piano terrà sarà installato infatti un punto informazione sul circuito della Grande Traversata delle Alpi, dove sarà possibile distribuire materiale informativo per gli escursionisti che percorrono la celebre rete di sentieri.
«Non sarà tutto. - aggiunge il primo cittadino - L'Amministrazione comunale punta infatti su un allestimento multimediale per promuovere le tante attrazioni turistiche che il paese offre: dal caratteristico borgo montano di Scalaro alla frequentatissima parete di arrampicata, dalle numerose manifestazioni a tema all’attività zootecnica, passando per le eccellenze enogastronomiche, senza scordare la secolare tradizione musicale che ha fatto di Quincinetto il paese della musica e del canto».
Per completare la riqualificazione dell’immobile, nell’immediato futuro si penserà di riordinare i piani superiori, dove si è deciso di creare un museo dedicato alla tecnologia olivettiana e una mostra permanente delle opere di Alfonso Bersani (artista già residente in paese, dove è sepolto nel cimitero locale), recentemente donate al Comune dalla moglie Silvia Villata e della figlia Raffaella.