“L’elettrificazione parziale è un controsenso Sia riattivata la linea fino a Pré-Saint-Didier”

“L’elettrificazione parziale è un controsenso Sia riattivata la linea fino a Pré-Saint-Didier”
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In merito alla questione dell’elettrificazione della linea ferroviaria Ivrea-Aosta, riceviamo e volentieri pubblichiamo un interessante intervento fatto pervenire alla nostra redazione dall’ingegner Francesco Albasser.

«Ho letto con attenzione il vostro articolo sul tema collegamenti ferroviari in valle pubblicato sul numero 32 del 13 agosto e penso sia opportuno, come utente, fare alcune considerazioni. Premetto che frequento la linea per raggiungere Courmayeur da Milano in occasioni varie, ritenendo la ferrovia molto più confortevole e sicura rispetto all’autobus: purtroppo il collegamento con Milano è indiretto e obbliga un trasbordo a Chivasso ed ora ad Aosta per il bus della compagnia Arriva (dove gli autisti cercano di non rispettare le coincidenze di chi arriva col treno), mentre, sino agli anni ’70, la littorina Aln 990 e poi Aln772 collegava direttamente in occasione dei week end e periodo vacanzieri Milano con Pré-Saint-Didier in un tempo di sole 3,5 ore, pur essendo la linea a binario unico senza ripetizione dei segnali. Tornando al progetto, la opzione per la elettrificazione parziale richiesta dal Comune di Ivrea mi sembra un controsenso, portando gli stessi vincoli sulla dimensione dei treni attuali (bimodali da diesel elettrici e elettrici con batteria) vanificando in parte l’investimento: pur comprendendo le preoccupazioni circa i lavori in prossimità del ponte sulla Dora, credo che sia possibile effettuarli con un minimo impatto ed in tempi ragionevoli. Siamo sempre alla sindrome di Nimby. Peraltro devo riconoscere che i treni attuali (Staedler bimodali di recentissima produzione) sono molto confortevoli e ben tenuti, con il limite della capienza di passeggeri evidente (anche un solo servizio) per gli orari di punta. Ma lo sforzo fatto dalla Regione Valle Aosta è significativo. Mi chiedo se in questo contesto di opportunità di rivalutare la linea ferroviaria non ci sia lo spazio per la riattivazione della linea Aosta - Pré-Saint-Didier che ha sempre svolto un servizio efficace (nata elettrificata nel 1928 per trasporto merci e deselettrificata nel 1968): credo che una parte dei fondi del Pnnr possa essere dedicato a questa funzione, ancorché i lavori di rimessa in sicurezza del percorso non siano marginali in termini economici. La riattivazione della linea diretta da Milano riacquisterebbe un suo perché, al posto di autobus che impiegano di fatto quasi quattro ore (due ore per la tratta Courmayeur Quincinetto e una ora e passa per volare verso Milano), senza possibilità di servizi igienici e con carico spesso al limite del consentito e arrivo in Stazione remota di Milano Lampugnano. E poi il percorso per soli fini paesaggistici della tratta Aosta - Pré-Saint-Didier costituirebbe una attrattiva turistica per ogni stagione, soprattutto per stranieri. A questo punto perché non possa essere considerata la opzione di prolungare la linea sino a Courmayeur, togliendo dalla strada una parte del traffico passeggeri e merci ormai saturo e consentendo un collegamento diretto con Torino, Milano e tutte le città italiana connesse con la ferrovia, con una convenienza di tempi e costi davvero significativa (almeno 1 ora sulla tratta Milano rispetto ad Autobus) anche in presenza di neve. Come peraltro avviene nella vicina Svizzera. Laddove su questi temi si fanno referendum operativi. Tra l’altro il grosso del costo della linea Milano - Pré-Saint-Didier è stato ammortizzato, manca una tratta minore (5 chilometri su 175), pur se impegnativa dal punto di vista economico. Perché non farla?»

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