Rollandin torna in campo e si candida per il Senato Autonomisti: via libera a Manes, si ripropone Caveri

Rollandin torna in campo e si candida per il Senato Autonomisti: via libera a Manes, si ripropone Caveri
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Augusto Rollandin ci riprova. Già senatore dal 2001 al 2006 per l'Union Valdôtaine e gli altri autonomisti, sconfitto a sorpresa da Carlo Perrin nel 2006, nel pomeriggio di giovedì scorso, 11 agosto, l'assemblea di Pour l'Autonomie ha ratificato all'unanimità la proposta del direttivo di candidarlo al Senato per le elezioni politiche di domenica 25 settembre.

«La scelta è stata compiuta - si legge in una nota - nel solco di un pensiero sempre coerente nell'anteporre il benessere della comunità valdostana, e nel convincimento che solo una figura di grande esperienza politica e consolidata visione autonomistica possa adeguatamente rappresentare la nostra Regione, difendendo la nostra identità, i nostri valori, e le nostre peculiarità di piccolo territorio montano transfrontaliero dal grande potenziale, purtroppo a oggi ancora non completamente espresso».

Augusto Rollandin, consigliere regionale, sarà l'unico candidato del partito. L'assemblea non esclude un'intesa con la Renaissance Valdôtaine, che ha scelto di candidare il suo leader Giovanni Girardini alla Camera. «In un contesto di crisi nazionale ed internazionale quale quello che stiamo vivendo, la collettività valdostana ha più che mai bisogno di una voce autorevole, concreta e lungimirante che sappia riportare la nostra regione al centro dell'attenzione nazionale - prosegue la nota - per valorizzare il suo inestimabile patrimonio materiale e immateriale, per sostenerne lo sviluppo turistico e commerciale, per ottimizzarne servizi ed infrastrutture, e per promuovere attivamente la risoluzione di tutte le criticità che ancora persistono e ne minacciano il futuro».

Nei giorni precedenti il direttivo di Pour l'Autonomie - che in Consiglio Valle è presente con Augusto Rollandin e Marco Carrel - aveva deciso di «non partecipare più a nuove interlocuzioni». Decisione arrivata «dopo due incontri avuti con i movimenti autonomisti-progressisti, nei quali non si è mai discusso di programma e candidati come da noi espressamente richiesto in entrambe le occasioni».

Spiazzato dal «no» di Albert Lanièce, il Comité Fédéral dell’Union Valdôtaine è tornato giovedì mattina a riunirsi per trovare il candidato da proporre alla coalizione autonomista-progressista. Sul tavolo rimaneva il nome del presidente dei sindaci Franco Manes, la cui candidatura era spinta in particolare dai colleghi primi cittadini. Alla fine, l’organo direttivo del Mouvement ha trovato l’unanimità sul nome di Manes, che sarà proposto per la Camera dei deputati. Unanimità che non era stata raggiunta nelle riunioni precedenti, quando Manes era andato «ai voti» con Aurelio Marguerettaz: 8 per Manes, 7 per Marguerettaz, più qualche astensione di chi riteneva queste scelte «divisive».

Al Presidente dei Sindaci gli autonomisti progressisti pensavano di affiancare il docente universitario ed ex presidente della Regione Roberto Louvin, che «correrebbe» per il seggio al Senato. Condizionale d’obbligo, perchè come riferisce il diretto interessato «Non ho ricevuto proposte ufficiali, per cui non ho per ora nulla da dire. Sono comunque molto perplesso per i giochi della politica regionale: l’avevo lasciata dieci anni fa e la ritrovo oggi molto confusa. Le persone che incontro nella vita di tutti i giorni aspettano chiarezza e mi sembra che abbiano ben altre preoccupazioni».

Come se non bastasse ieri, venerdì 12 agosto, Luciano Caveri ha riproposto la sua candidatura. I candidati dell’area autonomista quindi diventano - almeno sulla carta - tre. Luciano Caveri - che a Roma ha vissuto l’esperienza da Deputato dal 1987 al 2001 - conferma: «Avevo già dato la mia disponibilità e l’ho reiterata, non in una logica di contrapposizione ma in quella che guarda ad un arricchimento del dibattito politico. Allora, c’era la sola candidatura di Louvin, quindi ho rilanciato anche la mia a nome del nostro gruppo consiliare di Vallée d’Aoste Unie. Un rilancio, ripeto, fatto in una logica di arricchimento delle candidature. Al nostro gruppo va bene la candidatura Manes».

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